Berretto a visiera per appartenenti alle Deutsche Reichspost (Servizio Postale Tedesco) dal 1935 al 1945. Fondato nel 1870, il D.R.P. è rimasto con questa denominazione fino al 1945. Il berretto, chiaramente di intendenza e non di produzione privata, ha la parte superiore in colore azzurro scuro mentre la fascia in velluto è tendente al nero. Il filetto è di colore rosso-arancio. Soggolo in cuoio nero. Da notare come il berretto resti invariato nella tipologia per tutti i livelli di appartenenza al servizio, dal più basso al più alto (vedi tabella uniformologica allegata). Sulle falde interne sono presenti due fori di aereazione per parte. Taglia 56 marcata internamente. Oggetto raro ed in perfetto stato di conservazione.  

Raro biglietto per la corsa di auto del Gran Premio di Tripoli svoltasi il 7 maggio 1933 - XI E.F. Lotteria Automobilistica patrocinata dalla sede Coloniale del Reale Auomobil Club d'Italia. Costo del bigliette 12 lire. Numero di serie T 60728. In perfette condizioni. Una curiosità per i collezionisti di materiale coloniale italiano.

Bussola tedesca in bachelite della Seconda guerra Mondiale prodotta dalla ditta Busch A.-G., Emil, Optische Industrie, di Rathenow nella regione del Brandeburgo. A questo produttore corrisponde, infatti, la sigla CXN presente sulla parte superiore. Sul dietro il marchio del produttore della cassa “N7” ovvero: Cuno Heinzelmann Hassberg di Berlino, e la lettera “S” che indica il tipo di materiale uitlizzato (resina fenolica = bachelite, con farina di legno come riempitivo). La bussola, che veniva portata al collo grazie ad un cordino od inserita nella cartella porta-mappe, è tuttora funzionante.

Cinturone con spallaccio (sambrown) da sottufficiale della Regia Aereonautica Italiana. La fibbia in metallo dorato è caricata di aquila coronata. Nei modelli successivi, tra gli artigli,  ghermirà il fascio littorio.  Oggetto raro in condizioni pari al nuovo.  

Cinturone e fibbia da truppa esercito tedesco 2a G.M. Si tratta del modello con fibbia e ardiglione in ferro, non in alluminio come i primi tipi. La fibbia, verniciata in verde (feldgrau), prodotta nel 1940 dalla ditta Dr. Franke  & Co. di Ludenscheid, ha il colore presente al 90% ed è completa di pattina in cuoio marcata. Il cinturone in cuoio, lunghezza circa mt.1, anch’esso marcato è in ottime condizioni. Oggetto originale, completo e coerente nel suo insieme.

Contenitore americano 2° g.m. per liquido pulizia armi. Piccolo contenitore metallico contenente il liquido destinato alla pulizia e conservazione dell’interno della canna dei fucili. Nel tipico colore “olive drab” riporta frontalmente e sul retro tutte le indicazioni necessarie al suo utilizzo. Tra queste “POISON” ovvero veleno! All’interno si trova ancora del liquido originale.

Tubo metallico contenente barretta e preparato anti appannante per le lenti delle maschere antigas. Oggetto in dotazione al GI americano nella seconda guerra mondiale. Sano e completo.

Barattolo USA in metallo, nel tipico colore "olive drab", contenente combustibile solido per scaldare le razioni militari. Faceva parte delle dotazioni dei soldati americani nel secondo conflitto mondiale. Mai aperto, contiene ancora il prodotto.

Croce di Ferro di 1a classe Imperiale tedesca della 1a Guerra Mondiale. La croce è realizzata in tre pezzi ed è in ottone forse per uso antimagnetico della  Marina Imperiale. Condizioni discrete, bella patina d'uso. Marcata KO sul retro.

Distintivo di categoria per specialisti con obbligo continuativo di volo ruolo motoristi della Aereonautica Militare Repubblicana (R.S.I.). Realizzato in alluminio, veniva portato sopra il taschino sinistro della giubba sopra gli eventuali nastrini. Completo di spilla posteriore funzionante. 

(riferimenti: H. Kuchler "Fregi mostrine e distintivi della R.S.I. - Intergest-Milano 1974, pagg. 17, 52.)

Distintivo di specialità della Regia Aereonautica della 2° G.M.  Distintivo in metallo in uso alla Regia Aereonautica nel secondo conflitto mondiale. Indossato sulla divisa ordinaria, non di volo, indicava la specialità conseguita, in questo caso aereosiluranti. Spilla integra e funzionante.

Il distintivo per meriti sportivi per appartenenti alle SA (Sturmabteilungen) fu istituito il 28 novembre 1933 dall'allora capo delle SA Ernst Rohm. Originariamente emesso solo in bronzo, dal 15 febbraio 1935, Hitler decretò che il distintivo fosse ufficialmente riconosciuto ed emesso in tre gradi (bronzo, argento e oro). Quello che qui presentiamo è del primo tipo e di eccellente qualità. Sul retro il numero di brevetto di attribuzione e le indicazioni del fabbricante. Condizioni eccellenti.

Due belle foto, di grande formato tipo A4, della 1a Guerra Mondiale riguardanti la 13a Compagnia Reclute del 42° Reggimento Fanteria. Col 41° Reggimento componevano la Brigata Modena. Le immagini ritraggono gli effettivi in un momento di pausa dall'addestramento precedente l'invio al fronte. Sul retro di una di esse si possono leggere alcune scritte: "Lodi 24-2-918", "13a Compagnia reclute", "42° Fanteria" e "Ten. Leiarca(?)". Buono stato. 

Fascia da braccio per appartenenti alla Croce Rossa Tedesca (D.R.K. = Deutsches Rotes Kreuz). E’ stata realizzata in tessuto di cotone, ed ha la scritta e la croce ricamate. Veniva portata al braccio sinistro e poteva essere utilizzata sia dal personale femminile (helferin o schwester) che maschile. Sulla croce è ancora visibile un timbro, forse dell’ospedale in cui si prestava servizio.

Fibbia utilizzata dai partigiani Italiani e Jugoslavi delle brigate garibaldine, nell'ultimo periodo della seconda Guerra Mondiale. L'oggetto è di preda bellica: infatti si tratta di una fibbia da truppa dell'esercito tedesco alla quale è stata abrasa la svastica. Al suo posto è stata applicata una stella rossa smaltata di quelle, in questo caso, normalmente poste sui berretti da ufficiale dell'esercito russo. Con questa è la seconda volta che veniamo in possesso di tale manufatto, grazie alla conoscenza di alcuni reduci appartenenti a dette brigate. In buone condizioni.

Fregio metallico in ottone coniato per copricapo coloniale della M.A.C.A.  (Milizia Artiglieria Contraerei ex DICAT) specialità della MVSN. Il fregio è del periodo bellico e reca il numero di reparto 142. Mancano le due alette di fissaggio, ma di facile restauro.

Fregio da braccio per volontari italiani nell'esercito tedesco. Stampato su cotone, veniva cucito sul braccio sinistro delle giacche dei militari inquadrati nelle forze tedesche durante la RSI. Raro.

Altre referenze: J.R.Angolia & A. Schlicht "Uniforms & traditions of the German Army 1933-1945" pagg.316-317.  Bender, 1986.

Fregio in ottone stampato per elmetto Adrian 1916, nella versione anni ’20. Più precisamente con circolari ministeriali degli anni 1921, 1923 e 1925 venne disposto che agli elmetti in uso dovessero essere applicati i fregi corrispondenti alle varie armi di appartenenza. Il nostro è del 21° Reggimento di Fanteria “Cremona”, reggimento dalla lunga storia che fu costituito alla metà dell’800. Prese poi parte attiva nelle vicende belliche legate al primo e secondo conflitto mondiale. Il fregio è in buono stato ma soprattutto è completo delle sue alette posteriori per il fissaggio all’elmo.

Fregio del tipo ricamato, con saette ,da apporre sulla giacca sotto il taschino sinistro, per operatore radio di bordo della Lufwaffe (Fliegerschutzen-Abzeichen fur Bordfunker, mit Blitzbundel" . Trattasi di fregio per brevetto ottenuto dopo il positivo completamento della formazione come operatore radio e l'acquisizione del certificato di operatore radio in una "scuola di volo cieco". Ottime condizioni.

Giacca in panno da combattimento appartenuta ad un Tenente della Divisione Cagliari, così come indicato dalle mostrine. Impegnata nelle prime fasi del secondo conflitto mondiale sul Fronte Greco-Albanese, la Cagliari rimase, al termine delle operazioni, in Grecia con compiti di presidio e lotta anti-partigiana fino alla data dell’armistizio. La giacca, una classica quattro bottoni da ufficiale, risulta molto usata e con riparazioni effettuate in epoca a testimoniarne il forte uso operativo. Gradi regolamentari in filo di rayon giallo sulle maniche. Sopra il taschino sinistro sono presenti i nastrini delle decorazioni e campagne. Condizioni conseguenti l’uso. Capo con un certo fascino!  

Rara giacca modello ’40, in panno detto “doppia faccia”, per un caporalmaggiore di artiglieria della Repubblica Sociale Italiana. La giubba reca le tipiche mostrine gialle (artiglieria) a “tre pipe” con gladi repubblicani. Sulle maniche i gradi da graduato di truppa. La giacca è stata modificata in epoca con la chiusura della tasca posteriore (cacciatora), così come spesso veniva fatto nel periodo. Ampiamente marcata all’interno, la giacca mantiene ancora un piccolo crocefisso cucito nella parte destra, viatico di protezione dai pericoli della guerra. La provenienza del manufatto è testimoniata e garantita dal certificato nominativo rinvenuto in una delle tasche assieme al distintivo da occhiello per gli ex appartenenti alle Forze Armate della R.S.I. Certificato e distintivo sono ovviamente ceduti con la giacca.

Inclinometro tedesco per artiglieria Winkel Messer 35. Lo strumento serviva ad aggiustare l'inclinazione o l'elevazione di un obice. Nella fattispecie si trattava dell'obice tedesco da 10,5 cm LeFH 18 (Leichte Feldhaubitze 18). Il contenitore, del periodo più tardo, è in ferro verniciato in colore feldgrau con sovrastampate in nero le sigle relative : W.M. 35 /1/6400), i primi modelli avevano il contenitore realizzato in legno. All'interno sono presenti alcune scritte in nero ed il waffenamt . Lo strumento è perfettamente funzionante ed ha la bolla di misurazione integra. Sul lato riporta il numero seriale : 4031 e la sigla BEG ovvero il codice corrispondente al fabbricante . " Haff, Gebr., G.m.b.H." di Prfonten-Ried in Baviera.  

Macchina da scrivere tedesca da campo marca Olympia tipo 8 "Robust". Era il modello standard in uso all'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Fabbricata ad Erfurt, porta il numero seriale 346419 che indica la sua produzione avvenuta nel 1940. La macchina non porta le rune SS. Nastro ad inchiostro originale. Funzionante ed in ottimo stato.

Mappa 1: 500.000 ad uso delle forze armate tedesche concernente l'area di Strasburgo in Alsazia. La mappa è stata stampata sicuramente dopo la riannessione di questa zona al Reich conseguente la sconfitta della Francia nel 1940. Interessante il timbro in alto a sinistra : SS Pz.Gren. Regt.5. probabilmente la mappa faceva parte delle tante dotazioni di questa unità. In ottimo stato.

Maschera antigas tedesca, veramente completa, della 2° G.M mod. 30/38. Tipico contenitore metallico del tipo allungato secondo disposizioni del 1941 con colore feldgrau ancora presente in larga parte. Maschera in tela gommata marcata e con cinghie integre. Filtro mod. FE37 marcato. Cinghie di trasporto in canapa “originali” e con ancora presenti cinghietti in cuoio di rinforzo. Oculari di ricambio presenti nell’apposita scatola interna. Panno e molla completano il set. Appartenuta al caporal maggiore (Ogefr.) Schonbauer Alois, come indicato dall‘etichetta in carta, reca lo stesso numero sia sulla maschera che sul contenitore.

Medaglia in bronzo del 26° battaglione libico. Reparto combattente nella 2a G.M. ed appartenente al Regio Corpo delle Truppe Libiche, era costituito da elementi indigeni sotto comando di ufficiali italiani. Sul diritto della medaglia, scudo sannitico troncato in due con i colori in smalto del reparto (arancio-nero) e numero romano XXVI. Motto in aramaico con scena di leone “in caccia”. Sotto lo scudo la sigle S.I. Sul verso corona d’alloro con alla cima stella a cinque punte, stemma dell’Esercito Italiano, e gladio. Buono stato, con nastro.

Scarpe utilizzate dai membri dalla HJ (Hitler Jugend - Gioventù Hitleriana) e dalla BDM (Bund Deutscher Maler – Lega delle ragazze tedesche). In cuoio con tipica suola fermata con chiodi di legno. Tacchi in caucciù e lacci coevi. Marcate sulla suola con il nome della fabbrica: Hertha Dauer Schuh e la taglia 33.  Molto rare. Indispensabili per completare un manichino!

Pinze tagliafili tedesche 2° g.m.  Modello corto di pinze taglia filo spinato in dotazione alle truppe del Genio tedesco durante la 2a g.m. Venivano portate attaccate al cinturone in una custodia di cuoio. I manici erano protetti da impugnature in cartone pressato quale isolante per la corrente elettrica. Nel nostro articolo tali protezioni sono purtroppo andate perdute. Marcate nella parte alta, sono ancora perfettamente funzionanti.

Placca in ottone stampato dei Granatieri di Sardegna da applicare sulla giberna del fucile '91 per  parate o manifestazioni militari. 

Polvere sanitaria per i piedi, US Army 2a G.M. Contenitore in latta per polvere sanitaria destinata alla cura e protezione, anche antifungina, dei piedi del militare americano durante la 2a Guerra Mondiale. Contenuto ancora presente.

Scarponcino militare tedesco della 2a G.M. in cuoio chiaro, forse per il fronte africano. Tipici rinforzi in metallo sulla punta e sul tacco, Tomaia della suola fissata con chiodini di legno, così come veniva fatto sulle calzature dell'epoca. Egualmente per quanto riguarda le tipiche marcature interne. Prodotte dalla bavarese ditta Tamm - qualità certificata- così come marcato sulla suola. Misura 42. Mai usati.

Scatola in cartone contenente filo per sutura ferite 2a G.M. Prodotto dall'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze (I.C.F.M.), Istituto tuttora operante, è ancora perfettamente integro. Marcato e datato.

Scudetto metallico omerale della Milizia Universitaria. Lo scudetto, coniato in ottone, veniva applicato sulla parte alta della manica sinistra della giacca. La Milizia Universitaria fu creata nel 1925 ed equivaleva alla scuola per ufficiali. Al termine dei corsi di laurea, gli studenti ricevevano il grado di sotto capomanipolo (sottotenente). Lo smalto dello scudetto presenta alcune lacune. Nel complesso può essere definto "in buono stato". 

Spilla femminile del R.A.D.  Il Reichsarbeitdienst (R.A.D.) fu fondato nel 1934 ed era un corpo ausiliario alle forze armate tedesche (Wehrmachtsgefolge). Il RAD era diviso in due sezioni principali: il Reichsarbeitsdienst Männer (RAD/M) per gli uomini ed il Reichsarbeitdienst der weiblichen Jugend (RAD/wJ) per le giovani donne. Della spilla esistevano tre classi: bronzo, argento e oro. Veniva portata dalle donne sull’abito civile o come ferma fazzoletto da collo. Quella che presentiamo è la classe argento. Marcata sul retro con l’anno di produzione: 1938, il marchio di accettazione del R.A.D. e quello del produttore: F.W. Assmann & Sohne di Ludenscheid in Renania Settentrionale-Vestfalia.

Confezione intatta con telo anti gas in dotazione alle truppe americane nella 2° G.M. Il telo fu introdotto nel 1942 e serviva per coprire tutta la persona. Numero di contratto e data stampati sul pacchetto.

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Basco, nel tipico panno color carta da zucchero della Aereonautica,  appartenuto ad un Ardito Paracadutista della R.S.I. Il fregio, ricamato in rayon giallo, è quello da truppa della Regia Aereonautica. La corona reale è stata asportata a sottolineare come i militi della R.S.I. non fossero più obbligati a mantenere il giuramento prestato al re. L'interno è rivestito con una tela di colore similare al panno esterno. Taglia media. Condizioni splendide per un pezzo assai raro. 

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Berretto a visiera mod.909 in castorino per un sottufficiale del 73°Rgt. di Fanteria. Questo tipo di berretto, per la sua qualità e tipo di tessuto, normalmente era destinato agli ufficiali. Con questo fregio, tipicamente da truppa, il berretto con tutta probabilità apparteneva ad un sottufficiale anziano di grado alto. Il 73° Reggimento di fanteria "Lombardia" fu impegnato per tutta la durata del primo conflitto mondiale sempre distinguendosi. Partecipò anche alle gloriose giornate del Piave nel 1918.  Il berretto si presenta in ottime condizioni, fatte salve alcune leggere toccature di tarma sul piatto che non ne alterano, però, l'aspetto.   

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Berretto a visiera da capitano dei servizi del Regio Esercito ruolo Amministrazione Militare commercializzato dall'Unione Militare sede di Bologna di cui, all'interno, riporta il marchio. Di grossa taglia (60) presenta una leggerissima sfilacciatura sul retro del piatto ed alcune lievi mancanze sulla corona del fregio frontale. Il copricapo è in condizioni vicinissime all'ottimo e non comune per tipologia. 

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Berretto a visiera invernale per un Gerarca del P.N.F. In particolare questo berretto è appartenuto ad un Fiduciario. Aquila ricamata in canutiglia con corpo e fascio in argento e nero, ali dorate. Il tutto su fondo di colore rosso: tipico del ruolo di comando. Cordone argentato e profilature del berretto e della fascia ricamata del tamburo in oro. All'interno etichetta del produttore : "Sartoria Militare Felice Croce" di Verona. In buonissime condizioni. Raro.

Berretto all'alpina per un Ufficiale dei Fasci Giovanili di Combattimento. Questi furono fondati dal Gran cosnisglio del fascismo in data 8 Ottobre 1930 e si occupavano dell'istruzione di ragazzi e ragazze dai 18 ai 21 anni di età, non più di competenza dell'Opera Nazionale Balilla. I ragazzi, gli Avanguardisti, e le ragazze, le Giovani fasciste, dovevano ogni sabato partecipare a tutte le adunate del Partito Fascista. La loro istruzione concerneva per i maschi nell'addestramento premilitare, per le femmine nell'apprendere ciò che sarebbe stato utile per la futura famiglia e per l'intervento di pronto soccorso civile. Il berretto, di ottima qualità produttiva, è marcato all'interno con il nome del fabbricante. Il grado di Capomanipolo (tenente) ed il fregio frontale sono ricamati in canutiglia dorata. Taglia medio-grande. Ottime le condizioni generali.

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Molto raro berretto con visiera a scomparsa appartenuto ad un Tenente dei Lancieri. Per mezzo di bottoni automatici il berretto si trasforma in una regolamentare bustina. Il copricapo in oggetto era di chiara acquisizione privata infatti, al tempo, veniva commercializzato dai "Grandi Magazzini Mocenigo" di Udine, come risulta dai marchi sull'alluda. Il berretto è in condizioni splendide essendo stato usato assai poco infatti ancora riporta, internamente, l'etichetta con l'indicazione della taglia.

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Berretto in feltro grigio verde da alpino italiano della 2a g.m. Completo di fregio frontale in rayon nero, penna e nappina in lana verde. Il colore verde della nappina, indica che l'alpino apparteneva al battaglione di destra del reggimento di appartenenza. L'interno del berretto risulta asportato, come spesso veniva fatto per diminuire la sudorazione.  Sulla tesa sono presenti le cuciture di rinforzo tipiche dei berretti del periodo bellico. Buone le condizioni generali.

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Cappello mod. '40 da Colonnello del 1° Reggimento Alpini. Il motto del reggimento era :"Nec descendere nec morari" e, durante la 2a g.m., faceva parte della Divisione Cuneense operante sul fronte russo. All'interno è presente il marchio del fabbricante: il cappellificio "Romano - berretto di lusso". Sul piatto sono presenti alcune piccole camolature, mentra sul bordo alcuni segni e sfilacciature d'uso. Taglia 58. Complessivamente è in buone condizioni, raro per il grado e la tipologia.

Berretto estivo per un Console Generale della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.). Si ritiene appartenuto al C.G. Araldo di Crollalanza  per un biennio (1926-28) podestà di Bari e poi sottosegretario e ministro dei Lavori Pubblici (fino al 1935); sotto il suo dicastero fu avviata la bonifica dell'Agro Pontino. Il grado di Console Generale corrispondeva al grado di Generale di Brigata del Regio Esercito. Il berretto ha la tipica calotta bianca per berretto estivo, bordo a greca littoria della Milizia su panno grigioverde, aquila fascista tonda in canutiglia dorata su panno rosso, visiera nera, soggolo in cuoio nero con bottoncini dorati con aquila fascista, interno seta bianca con stampato nome del produttore: "L. Beretta & C." Condizioni ottime per un berretto pressochè unico nel suo genere per vari motivi. Estremamente raro! Prezzo su richiesta.

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Berretto da funzionario fascista del Ministero delle Finanze. Il colore giallo, che sottopanna l'aquila argentata, contraddistingueva infatti il personale impiegato presso questo Ministero. Il soggolo argentato e nero, i  bottoni e l'aquila pure argentati ne indicano il livello impiegatizio non elevato. All'interno il nome del produttore, ovvero la fabbrica di cappelli e berretti "Natale Capitanio" di Corso Milano, 41 in Como. Anche l'alluda è marcata.  E' presente ancora il cartellino della taglia: 58. Leggerissime e poche le camolature. Nel complesso in buonissimo stato. 

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Berretto per un tenente pilota della Regia Aereonautica nella 2a G.M. Prodotto a Catania da una sartoria militare,  il cui nome non è decifrabile, sita in p.zza Duomo n. 8 , riporta una bella etichetta al suo interno con fascio ed aquila sabauda. Taglia 57. Completo. In ottimo stato. 

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Berretto nero mod. 40 per uniforme da sera di un capitano dei lancieri. Più precisamente il berretto è appartenuto ad un ufficiale in servizio presso il 5° reggimento dei Lancieri di Novara. Il reparto venne creato il 24 dicembre 1828, per decreto del re di Sardegna Carlo Felice, con il nome originario di Dragoni di Piemonte. Dal 1 gennaio 1832 assume la denominazione di Novara Cavalleria, il motto del reggimento è: "Albis Ardua". Il berretto, prodotto dalla ditta "M.Ottaviano e S.Ragazzini" di Brescia, è in ottimo stato. 

Berretto all’alpina per un Capitano del 13° Reggimento Artiglieria. Rivetti dei fori di aereazione in ferro. Interno esistente e completo. Presenti anche la nappina dorata per Ufficiali e la penna nera.

Berretto grigio-verde modello 1934 appartenuto ad un Colonello Medico. Il corpo di Sanità Militare vanta antiche tradizioni nel nostro paese, anche se la sua costituzione ufficiale risale al 1833 quando Carlo Alberto lo creò a supporto dell’Armata del Regno di Sardegna. Fregio frontale ricamato in canutiglia con bastoni di Esculapio incrociati, stella con croce rossa su campo bianco e corona reale. Grado con regolamentare filetto rosso. Bottoni reggi soggolo coerenti. Marcato internamente con aquila sabauda. Commercializzato dalla Unione Militare di Roma. Buone le condizioni, leggere tracce di ossidazione segno del tempo.  

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Berretto mod. 1895, di nuova foggia, per un Tenente di Fanteria, così come indicano i due cordoncini di grado argentati ed il filetto rosso. La croce sul fregio frontale indica come l'Ufficiale non appartenesse ad un particolare reggimento, ma fosse invece probabilmente aggregato a qualche scuola di istruzione militare. Il copricapo, prodotto da una sartoria posta in via Valfonda a Firenze (cognome purroppo non decifrabile), è completo ed in ottime condizioni nonostante i tanti anni passati. 

Berretto modello 1940 appartenuto ad un Sottotenente del 91° Reggimento di Fanteria Superga. Durante la 2a G.M. risulta prima schierato sul fronte alpino occidentale. Nel mese di novembre 1942 il Reggimento viene trasferito in Tunisia. Fra gennaio e maggio 1943, il Reggimento combatte in Tunisia nelle zone di Zaghoun, Sainte Marie du Zid. Viene sciolto il 13 maggio in Tunisia per disfatta di tutte le FF.AA. colà operanti. Il berretto è in apprezzabili condizioni, con una bella patina dovuta all'uso. Marcato internamente Unione Militare Bologna. Completo ed intoccato. 

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Bustina a visiera mod.42 in tessuto coloniale per ufficiale di cavalleria. Più precisamente si tratta di un tenente colonnello del 4° Reggimento del Genova Cavalleria. Il reggimento trae origine dai "Dragons Bleu" creati il 26 gennaio 1682 dal Duca Amedeo II e debuttano a Carignano durante la campagna del 1690-93, contro i Francesi. Il motto del reggimento, che prese parte alle operazioni in Africa Settentrionale, è : "Soit à pied soit à cheval mon honneur est sans ègal". Copricapo assai raro ed in perfette condizioni.

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Bustina coloniale mod. '35 da Tenente Colonnello di Commissariato Militare. Molto rara ed in ottimo stato di conservazione. 

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Bustina in panno da truppa mod. '42 per Artiglieria di Corpo d'Armata. Completa di soggolo è foderata col tipico tessuto spigato grigio. Presente anche l'alluda in cuoio. Copricapo assai raro ed in ottimo stato di conservazione.

Bustina in tessuto di gabardina per Colonnello Comandate del 1° Reggimento di artiglieria pesante campale. Fregio frontale e grado in color robbio tipico del ruolo comando.Alluda interna in cuoio nero.

Condizioni perfette.

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Bustina mod. '34 da Colonnello Comandante di Artiglieria da campagna. La croce dorata sul fregio frontale indica che l'ufficiale era comandante di una scuola o di un reparto non divisionato. Completa ed in buono stato.

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Bustina in panno da Colonnello di Stato Maggiore. Probabilmente prodotta al fronte. Condizioni perfette.

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Bustina mod. 35 per un Tenente del 2° Reggimento di fanteria Re. Questo Reggimento partecipò alla campagna d'Etiopia del 1935-1936, ed alla guerra in Jugoslavia nel 1940-1943. Prese inoltre parte alla difesa di Roma dai tedeschi nel settembre del 1943. Taglia 56. Condizioni buone.

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Bustina in panno grigioverde per artigliere del Regio Esercito. Fregio da artiglieria campale ricamato in filo nero. Taglia 56. Alluda assente. Condizioni generali medio-buone.

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Bustina di fanteria in panno grigoverde impermeabilizzato da truppa. Fregio ricamato in filo nero, marcata internamente. Taglia: 58. Condizioni ottime.

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Bustina da donna P.N.F. ruolo G.I.L.. La bustina, per uniforme ordinaria invernale, è in feltro nero con fregio anteriore in alluminio stampato. Fodera interna presente con qualche usura. Copricapi del genere erano in uso alle Ispettrici o alle Dirigenti con grado esecutivo. Buone le condizioni generali. 

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Bella e assai rara bustina in gabardina per un tenente medico della M.V.S.N. Fino dalla sua cosituzione nel 1923 la Milizia si dotò di una specialità sanitaria autonoma da quella del Regio Esercito. La bustina qui presentata, del tipo con bottoni automatici, ha frontalmente un bel fregio ricamato in canuttiglia della specialità e le stellette sottopannate in rosso tipiche degli ufficiali inquadrati nel ruolo medico. Condizioni eccellenti.

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Bustina in lana nera per un sottufficiale della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Fregio della Milizia per sottufficiali ricamato in canuttiglia argentata . All'interno è presente alluda in cuoio grigio con nome del proprietario e numero della taglia: 58. Il tessuto del rivestimento interno è leggermente sfilacciato in alcuni punti. Poca cosa per una bustina relativamente rara. Più che buono lo stato generale.

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Bustina mod. 40 da Colonello Comandante della 80° Legione d' assalto "Alessandro Farnese" (Parma). Prodotta dalla ditta ZENA Torchio e Borgioni - Genova. Distribuita a Parma dal negozio "La Casermetta".

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Bustina a visiera modello 1942 per ufficiale di fanteria coloniale. Realizzata con la classica tela Olona, reca sul fronte lo stemma della fanteria coloniale ricamato su fondo nero. La croce dorata sul fregio indica che l'ufficiale prestava servizio presso una scuola od apparteneva ad un reparto non divisionato. Internamente è marcata col nome del produttore: "F.lli Turco - Napoli". Usata pochissimo. Condizioni eccellenti. Assai rara.

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Bustina in stoffa nera mod. 39-40 per un Capo Manipolo (Tenente) della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Bel fregio ricamato in canutiglia dorata sulla visiera e, sul lato sinistro, coppia di stellette ricamate, sempre in canottiglia dorata, quale insegna del grado. All'interno è presente l'etichetta indicante il fabbricante "B.L.G.", l'articolo e la taglia: 58. Bustina non comune ed in buone condizioni generali.

Bustina in panno nero per un Seniore (maggiore) della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. La bustina nera, secondo regolamento del 1940, era in realtà fuori ordinanza anche se largamente utilizzata. Fregio frontale e grado ricamati in filo dorato. Condizioni splendide, pari al nuovo. Misura medio-grande.

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Cappello all'alpina appartenuto ad un sottotenente del 26° Reggimento Artiglieria (someggiata) da Campagna "Rubicone".  Questo reggimento, costituito negli anni '20, faceva parte della 17a Divisione "Pavia" che combattè dal 1940 sul fronte libico-tunisino. La forma molto alta e la larga falda anteriore lo connota come un cappello "di vecchio stile". Fregio frontale in canutiglia dorata con numero metallico 26 dove il numero 6 ha perso la doratura. Il cappello si presenta in più che buone condizioni esterne. All'interno l'alluda di cuoio presenta alcune rotture dovute all'uso ed all'invecchiamento. Cuffia di rivestimento interno di colore nero ancora presente.

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Cappello da ufficiale del 2° Reggimento Bersaglieri. Questo copricapo era comunemente soprannominato "moretto". Il cappello è rivestito dal suo telino mimetico sul quale è cucito il fregio in rayon giallo e fondo verde del periodo bellico. All'interno porta il marchio della Ditta Marcelli, di Roma, che lo ha prodotto ed il cartellino della taglia 60 sul marocchino. Sotto il telino non porta coccarda e fregio metallico, come da regolamento. Le piume mantegono la loro scatola originale.
Il 2° Reggimento Bersaglieri, il cui motto era : "Nulli secundus", operò durante il secondo conflitto mondiale sul Fronte Greco-Albanese.
Questo cappello fa parte di un blocco di vario materiale, appartenuto ad un ufficiale di cui sono note le generalità e alcune vicende del periodo bellico.

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Cappello modello 1934 per un Tenente di Artiglieria. In particolare il berretto è appartenuto ad un Ufficiale del 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale "Carnaro" facente parte la Divisione Bergamo che operò sul fronte Jugoslavo dal 1940 al 1943. Di originaria ottima fattura, mantiene un notevole stato di conservazione. 

Cappello per un Capitano del 1° Reggimento Bersaglieri. Costituito nel 1861, il 1° Reggimento Bersaglieri operò, durante la seconda guerra mondiale, sul Fronte Greco-Albanese e poi in Francia con compiti di difesa costiera e poi di Polizia. Fu sciolto nel torinese nel settembre del 1943. Copricapo invernale modello 1934 in gabardina grigio-verde, con frontale “imperiale” molto pronunciato. Fregio ricamato in canottiglia di alta qualità. I marchi interni indicano che il cappello era commercializzato dalla Unione Militare sede di Firenze, mentre il produttore era la ditta torinese Padus (nome latino del fiume Po): “Padus – La Gran Marca”. Ottime le condizioni.  

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Casco coloniale modello 1940 del 9° Reggimento Bersaglieri. Questo reggimento prese parte alle operazioni della Campagna di Libia (1935-36) e all'occupazione dell'Albania (1939). Dal 1941 partecipa con valore alle più importanti operazioni in Nord Africa: Bir el Gobi, Bir Hacheim ed infine ad El Alamein dove viene accerchiato e distrutto. Il casco è in ottime condizioni fatte salve alcuni segni lasciati dal tempo. Completo di soggolo e piumetto. Taglia 58.

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Casco coloniale mod. '40 dell' 11° Reggimento Granatieri. Questo reggimento venne costituito il 12 ottobre 1936 e successivamente distaccato ad Addis Abeba. Nel 1938 svolse operazioni  di polizia coloniale nella zona di Debr Sina e nella zona di Ancoberino. Il Reggimento fu sciolto per eventi bellici il 27 marzo 1941 dopo aver preso parte ai combattimenti di Cheren, sul fronte eritreo. Il casco è completo ed in condizioni eccellenti. Il fregio in ottone è fissato sulla coccarda in "lanina" che, a sua volta, è cucita sul casco. All'interno è presente il timbro della taglia: 56. Gli occhiali antivento e sabbia, del tipo con gomma rossa, tipici del periodo bellico, sono compresi.

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Casco coloniale italiano, preda bellica, di produzione inglese. Molti di questi caschi furono catturati agli inglesi dopo la conquista di Tobruk e la spoliazione dei suoi numerosi depositi, oppure potevano essere comprati privatamente. Fregio frontale di fanteria, non divisionato, in ottone stampato. In perfette condizioni.

Casco coloniale modello 1940 del genio. Fregio in ottone con croce in nero indicante che questo reparto è “fuori corpo”. Coccarda tricolore in stamina di lana. Completo di soggolo. In ottime condizioni fatto salvo un leggero danno al sughero sulla falda anteriore destra.

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Casco coloniale mod. '35 per artiglieria alpina. Fregio frontale in ottone e coccarda tricolore in lana. Questi caschi furono impiegati sia in Africa Orientale che in Africa Settentrionale, durante il secondo conflitto mondiale. L'artiglieria alpina fu  maggiormente impiegata sul fronte africano orientale tra il 1935 ed il 1937. Il casco, completo di soggolo, ha l'interno in tela verde con tracce di una riparazione. Sempre all'interno è visibile timbro ad inchiostro con indicazione della taglia : 58. La struttura in sughero è in ottime condizioni e senza rotture.

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Casco coloniale mod. '40 del 9° Reggimento Bersaglieri. Questo Reggimento si è sempre distinto nelle nostre varie campagne coloniali: 1895, 1911 in Libia, 1935-36 in Etiopia, 1941-42 di nuovo in Libia. Il casco è completo ed in condizioni eccellenti. Il piumaggio, del tipo per casco coloniale ed elmetto, è sano. Il fregio in ottone è fissato sulla coccarda in "lanina" che, a sua volta, è cucita sul casco. All'interno è presente il timbro della taglia: 55.

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Casco coloniale per un Ufficiale Italiano di Sanità. Il casco, di produzione e foggia tipicamente inglese, è sicuramente di preda bellica. Dopo la caduta di Tobruch molti militari, sia italiani che tedeschi, si riequipaggiarono con il tanto materiale inglese rinvenuto nei depositi della città, peraltro questa pratica era in uso da parte di tutti i contendenti specialmente sul fronte africano. Il casco si presenta con una bella patina d'uso ed è completo. Fregio frontale della sanità in ottone stampato  applicato su coccarda di lanina tricolore. Al casco è stato, in epoca, applicato uno strato di tempera bianca, come spesso veniva fatto, per diminuire gli effetti dei raggi solari.

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Chepì, ante 1a G.M., per un Capitano del ruolo Ufficiali Veterinari. Prodotto e commercializzato dalla Unone Militare come indicato dal marchio in oro all'interno. Il berretto è in condizioni splendide, completo in ogni sua parte e corredato di vari accessori per il diverso utilizzo. Ci è noto il nome dell'ufficiale che si è congedato col grado di Colonnello negli anni '20. Oggetto assai raro considerato l'esiguo numero di ufficiali inquadrati nella specialità.

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Cuffia di tela verdastra da pilota in uso durante la Repubblica Sociale. I laringofoni e gli auricolari sono simili a quelli tedeschi. Marcata internamente. Molto rara.

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Rara cuffia protettiva da sottoelmetto italiana. Fatta col tipico panno di lana serviva a proteggere la testa dai rigori dell'inverno sul fronte orientale. Marcata internamente. Perfetta.

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Fascia per berretto da marinaio imbarcato sulla Regia Nave Pisa. Questo incrociatore corazzato conobbe il suo primo impiego bellico nel corso della guerra italo - turca: operò nei Dardanelli, in Cirenaica, in Tripolitania e nel Mar Egeo. Prese parte anche alla prima guerra mondiale e venne radiato nel 1937. 

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Fascia per berretto da marinaio della Regia Scuola Specialisti della Marina Italiana. Questa scuola, di tradizione secolare, formava i quadri sottufficiali ed aveva sede a La Spezia in zona San Bartolomeo.  Buono lo stato di coservazione.

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Fez in feltro nero con fiocco per un vice capo squadra Balilla, così come indicano i due gradi rossi posti a sinistra. Fregio frontale della Gioventù Italiana del Littorio  in metallo bianco stampato fermato con apposite cuciture. In ottime condizioni.

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Fez in feltro nero per appartenenti alla Gioventù Italiana del Littorio. Alla fine del 1937 i giovani, dai sei ai ventunanni inseriti in altre organzzazioni, furono tutti inquadrati in questa una unica organizzazione: la G.I.L. Il Fez è in perfette condizioni e porta sulla fronte il fregio in alluminio stampato dell'organizzazione giovanile. All'interno timbro indicante la taglia.

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Fez utilizzato dai membri del P.N.F. Prodotto dalla ditta "Ajmetta" era commerciato dalla "Sartoria Punzi" di Belluno. Interno marcatissimo.  Rifiniture di lusso per una produzione di alta qualità. In perfette condizioni.

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Fez del Partito Nazionale Fascista del tipo cosiddetto "a bustina". Presenta frontalmente il fascio ricamato in oro, di buona qualità, ed una bella frangia laterale setata. Completo del rivestimento interno, riporta sul marocchino impressa in oro la marca del fabbricante " E. Piglia - Via Bogino, 2 - Torino" ed il cartellino della taglia.  Mentre sulla fodera, in seta bianca, si nota la scritta "Pontinia". Condizioni perfette.

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Fez in panno da giovane della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.). Ha il fregio frontale in alluminio stampato ed una lunga nappa setata. Lo spillo in ottone forse portava appesa, originariamente, una medaglietta. Buono stato.  

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Fez in panno da giovane dell' Opera Nazionale Balilla (O.N.B.). Ha il fregio frontale in ottone stampato ed una lunga nappa setata. Buono stato. 

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Classico ed originale fez del P.N.F. prodotto e distribuito dall'Unione Militare di Milano. In ottimo stato, interessate da notare è la scritta interna, vergata a mano: " N.A. 21/4/37 XV " indicante le iniziali del proprietario e, probabilmente, la data di acquisto. 

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Fregio da berretto della 1a Guerra Mondiale del 3° Reggimento Genio Telegrafisti. Del tipo da truppa ricamato con filo di cotone rosso su panno di colore beige, per un suo probabile utilizzo coloniale. Il 3° Reggimento Genio viene costituito a Firenze alla fine dell'ottocento e partecipa alla Campagna di Guerra in Eritrea del 1895-96, alla Campagna di Libia 1911-12 nonchè al 1° conflitto mondiale. Condizioni buone. Raro.

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Fregio ricamato da berretto per Ufficiali dei Cavalleggeri. Più precisamente per appartenenti ai Reggimenti. Saluzzo (12°), Monferrato (13°), Alessandria (14°) e Guide (19°). Il fregio è ricamato in filo di cotone bianco su base di panno nera. Ottimo lo stato di conservazione.

Nella fattispecie si tratta di fregio metallico da “bombetta”, tipico copricapo utilizzato, oltra che dal Corpo della Regia Guardia di Finanza, anche dal Regio Esercito italiano tra la seconda meta’ dell’800 ed i primi del ‘900. In ottone stampato è completo delle alette posteriori per il fissaggio al cappello.

Fregio di ottone per casco coloniale delle Centurie dei lavoratori italiani in Africa Orientale Italiana. Questo, in particolare, mostra l'appartenenza alla "V Centuria" come indica il numero romano sulla placchetta amovibile. Le Centurie operanti in A.O.I. erano 6 in totale e furono rimpatriate nel 1938. Fregio in buono stato completo delle doppie alette posteriori per il fissaggio.

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Raro elmetto da paracadutista italiano modello 1941-42. In condizioni perfette, da arsenale. Marcato internamente. Telino mimetico, anch'esso originale, compreso. Imperdibile.

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Elmetto mod. '33 con quattro fori di areazione. Questo, in particolare, è del tipo con foro frontale. Normalmente questi elmi, con fori aggiuntivi per migliorarne l'areazione, venivano destinati al personale della difesa civile o dei reparti ausiliari. Non si esclude però che in periodi di carenza di materiali, siano stati consegnati anche ai reparti combattenti (vedi elmo R.S.I. presentato sempre in questa categoria). L'imbottitura è in tela cerata, la misura è la 59. Buono stato, completo.

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Elmetto mod. '33 uitilizzato dalla Regia Marina. Sul fregio frontale, del tipo a decal,  si nota infatti, in maniera assai vidente, l'avvenuta eliminazione della corona.L'elmetto è in tutto e per tutto del periodo bellico.Ciò è evidenziato anche dai marchi presenti sul soggolo e all'interno della cuffia in cuoio. L'insieme ci fa pensare ad un  probabile utilizzo nel periodo Repubblica Sociale Italiana. Taglia 55. Marcato sulla falda interna "R M R". Ottimo stato.

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Elmetto modello '33 per truppe alpine italiane. Sul lato sinistro presenta un lungo passante metallico saldato utile all'applicazione della nappina e della relativa penna nera. Il cuoio dell'interno è in ottimo stato, taglia 60, marcato sull'attacco laterale del soggolo in cuoio: "A.T.". Sulla cupola tracce lasciate da altro elmo sovrapposto, tipica pratica di casermaggio. Confermato anche dal parere di alcuni colleghi specializzati nel materiale alpino, sembra che questi elmetti furono utilizzati dal 3° Reggimento  della Divisione Taurinense. Ottimo lo stato di conservazione.

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Elmetto mod. ' 33 del Regio Esercito. Marcato sul soggolo, all'inteno dell'attacco per il soggolo e all'interno della cuffia di pelle. Taglia grande. Colore originale. Forse riparato internamente in arsenale. In ottimo stato.

Elmetto modello 1916 ricondizionato negli anni venti. Completo in ogni sua parte, soggolo grigio verde compreso, ha l'interno praticamente nuovo. Sulla falda anteriore, parte della vernice è stata asportata dagli effetti dell'ossidazione causata dal tempo.

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Elmetto modello 1916 per membri dell'Associazione Nazionale Combattenti. L'elmo è realizzato in alluminio e per questo leggero ed utilizzabile durante le parate del Ventennio. Fregio frontale del tipo a decal. Ritrovamento di cantina come dimostra l'interno non ancora  ripulito per dimostrarne la reale provenienza ed assoluta originalità.  Raro ed in buone condizioni.

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Elmetto italiano mod. 33 per difesa civile (chiamato in gergo"4 fori") utilizzato nel periodo della Repubblica Sociale Italiana.Del tipo con foro apicale, riporta sul frontale e sul laterale le tipiche decalcomanie del periodo in questione.Il loro aspetto "bruciato" è il risultato di una decolorazione effettuata con sverniciatore. Difatto l'elmo era stato riutilizzato, nell'immediato dopoguerra, dalla Marina Italiana.Assolutamente ed inequivocabilmente originale.

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Elmo da ufficiale di Cavalleria detto "alla Minerva". Derivato, con qualche modifica, dagli elmi simili del 1833 e del 1842 era riservato ai primi quattro reggimenti di cavalleria italiani (Dragoni) : Nizza, Piemonte Reale, Savoia e Genova. L'elmo qui presentato è del tipo di quelli in uso negli anni '20 - '30.  Perfetto in ogni sua parte compresa quella in pelliccia, generalmente la più facile a deteriorarsi.

Elmo italiano modello 1933 con colorazione primo tipo, pre ed inizio guerra, con fregio frontale a mascherina in colorazione nera del 48° rgt. Artiglieria Campale. Questo reggimento, facente parte la Divisione Taro, operò dall’inizio della guerra fino all’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese. L’elmo è completo e marcato sulla linguetta reggi soggolo, come all’interno della cuffia dell’imbottitura, con la sigla AT coronata ovvero Arsenale di Torino. Sulla falda posteriore interna troviamo la sigla P 66 dove P indica la fabbrica: Pignone di Firenze e 66 il numero di lotto. Sulla cuffia, indecifrabile, scritto a mano, il nome del proprietario. Taglia marcata sulla cuffia: 59, taglia grande. Gli elmi italiani, con fregio originale, sono sempre più rari e molto ambiti dal mercato.

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Rarissimo elmetto transizionale mod. 1931-1933. Realizzato in acciaio presenta, al suo interno, la classica imbottutura a cuffia del modello 1933 ma porta, nella parte apicale della calotta, il tipico crestino del modello 1931. Il colore e il tipico verde chiaro del primo tipo usato circa fino al 1936. I rivetti sono del secondo tipo con lieve scalino alla base. L'imbottitura interna, di tonalità chiara, è realizzata con la classica pelle di capra. Soggolo in cuoio grigioverde. Curiosa la presenza, sul lato destro, del numero "2" inciso sulla falda. Questo tipo di elmetto, oltre al suo utilizzo nelle parti finali della guerra da parte dei mal e poco equipaggiati reparti italiani, era destinato ai reparti impiegati nella difesa antiaerea degli impianti industriali impegnati nella produzione bellica. Questo elmetto è stato rinvenuto in Toscana nelle zone della piana del fiume Arno tra Empoli e Pisa. Tutto fa pensare che fosse stato utilizzato per la difesa delle fabbriche Piaggio presenti nella zona. L'elmo è stato lasciato nelle condizioni originali di ritrovamento. Elmo decisamente raro destinato a collezionista evoluto. Riferimenti bibliografici: "L'elmetto italiano 1915-1971". Bossi-Nogueira. Intergest Milano 1975,  pag.38.

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Completo composto da giacca, pantaloni dritti e berretto da tenente della Regia Aereonautica. Sul petto sono applicati i nastrini delle seguenti medaglie: croce al merito di guerra, guerra di Spagna, Volontario di Guerra. Sopra di essi sono ancora visibili due passanti per il brevetto metallico da pilota. Prodotto dalla ditta "Lory", tutt'ora esistente in  Firenze, indica che l'ufficiale era sicuramente passato dalla Scuola di Guerra Aerea fondata a Firenze nel 1938. Il berretto ed i  pantaloni sono in ottimo stato, la giacca presenta qualche lievissima camolatura. 

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Completo mod. '34 da tenente di artiglieria da campagna indivisionato. Produzione sartoriale. Interessante da notare l'ombra dello scudetto da braccio divisionale sulla manica sinistra. Con tutta probailità il proprietario era stato trasferito dal reparto alle scuole di applicazione. Il completo è in buono stato tranne qualche leggera camolatura.

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Completo mod. '34 da Capitano del 213° Reggimento di Fanteria , costituito il 12 dicembre 1915. Insieme al 214° Reggimento, formava la Brigata Arno che combattè durante la prima guerra mondiale. Il 213° Reggimento, il cui motto era "Muoio ma non cedo"  fu sciolto il 30 settembre 1936. Il completo, composto da berretto taglia 58/60 e da giacca e pantalone taglia 50/52, è in condizioni perfette, "da armadio". In considerazione della data di scioglimento è da ritenersi estremamente raro.  

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Completo mod. '34 formato da giacca, pantalone e berretto appartenuti ad un Capitano della 61a Divisione di Fanteria "Sirte". La Divisione, formatasi nel 1937, era composta dal 69° e 70° Rgt. Fanteria Ancona (vedi berretto) e dal 43° Rgt. Artiglieria e nel 1940 viene schierata in Africa Settentrionale. Nel 1941 partecipa alla difesa di Tobruk e viene sciolta per eventi bellici relativi alla caduta della piazzaforte. Il completo, frutto di un ritrovamento nella capitale, è in ottimo stato fatte salve alcune lievi "toccature" sui pantaloni che però non inficiano il resto. Dai nastrini si evince che l'ufficiale aveva partecipato al primo conflito mondiale meritando una Croce al Merito di Guerra. Taglia media.

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Coppia di spalline per una uniforme da Generale di Brigata anni '20 - '30. Questo tipo di spalina rimase in uso fino alla riforma Baistrocchi del '34. Stellette dorate ricamate in canutiglia su fondo argento. Alcune camulature, non visibili se le spalline sono apposte sulla giacca, sono presenti nella parta inferiore in panno rosso.  

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Giacca coloniale-estiva mod. '40, in cotone color verde salvia, da capitano di artiglieria. Sul petto i nastrini relativi alle seguenti medaglie (da sx a dx): croce al merito di guerra, medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca con quattro anni di servizio,medaglia celebrativa dell'Unita' d'Italia. Giacca inconsueta ed in condizioni ottime.

Giacca in panno mod. 907 per un Generale di Corpo d'Armata. Spalline metalliche argentate a frangia di foggia più tarda. Bottoni in argento, uno mancante sul retro. Fascia azzurra consona. Condizioni perfette. Taglia grande Molto rara.

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Giacca modello '34 in cordellino appartenuta ad un Generale di Divisione del Regio Esercito Italiano. Prodotta dalla Unione Militare, come testimonia l'etichetta interna, è di taglia medio grande. Il tempo ha lasciato qualche lieve segno. Le condizioni sono comunque molto buone.

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Giacca e bustina mod. '40 per un maggiore dell' 83° Reggimento di Fanteria. L' 83° ed 84° Reggimento costituivano la Brigata Venezia il cui motto era  "Vi atque virtute". Una bella serie di nastrini decorano il petto della giacca, testimonianza dell'impegno al fronte nei due conflitti mondiali. Ottimo stato di conservazione.

Su richiesta, i due pezzi possono essere completati con un paio di pantaloni mord. '34 sempre di fanteria, con bande nere e filetto rosso, non appartenuti allo stesso proprietario, come spesso usavano abbinare gli ufficiali contrariamente a quanto stabilito dal regolamento. Prezzo a parte. 

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Bel completo modello '34 da sottotenente degli Alpini. Taglia medio-piccola. Condizioni perfette.

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Giacca e pantalone mod. '34 da Tenente del Corpo Automobilistico. La giacca ha montate le spalline metalliche da grande uniforme con fregio di nuovo tipo (variante  del 10/06/36), presente anche sui bottoni dorati. Pantaloni alla cavallerizza con banda nera e filetto azzurro, gli stessi colori presenti anche sul colletto che indicavano l'appartenenza al Corpo. Sono presenti alcune piccole camolature sul bordo del colletto e sui risvolti della giacca. Complessivamente in buone condizioni.

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Giacca modello 1940 in panno per truppe alpine. Tipica l'abbttonatura anteriore a tre bottoni e la tasca posteriore detta alla "cacciatora". Internamente sono presenti le usuali marcature anche se la fodera ha risentito del forte uso. Le condizioni esterne sono buone.

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Rarissima giacca modello 1940 per un caporalmaggiore alpino della 4a Divisione Monterosa della R.S.I. La Monterosa, addestratasi in Germania per 6 mesi, si distinse nei combattimenti contro gli alleati prima in Garfagnaga (Toscana) e poi in Piemonte e Val d'Aosta. L'ultimo reparto si arrese l'8 maggio 1945. La giacca è marcata internamente col numero 3 della taglia. Condizioni ottime per un interessante "pezzo di storia"! 

N.B. In questa stessa sezione si possono trovare i suoi pantaloni.

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Bella giacca in panno da combattimento modello 1940 appartenuta ad un sottotenente del 205° Reggimento Artiglieria aggregato alla Divisione Bologna. Questa Divisione operò sul fronte Africano e di distinse nei combattimenti a sud di El Alamein e, successivamente, a Marsa Matruk ed in Tunisia. Sul tashino sinistro il nastrino per  due anni di guerra '40 -'43. La giacca è in ottime condizioni ed ha un "affascinante" leggera sbiaditura dovuta all'esposizione al sole. 

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Classico pantalone coloniale da truppa in tessuto di cotone "Olona". Modello tardo di taglia seconda, come indica il numero 2 stampigliato all'interno. Sono presenti i lacci per la chiusura alla caviglia. Completo di tutti i suoi bottoni originali. Ottimo stato per un capo di non facile reperimento.

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Pantaloni da pilota italiano tipo Marus della 2a g.m. In particolare il pantalone apparteneva alla tenuta in due pezzi, giubbotto e pantalone, detta "Atlantica".Realizzati in gabardina di lana color nocciola, hanno cerniere per chiusura tasche, patta e stinchi. In vita due laccetti con fibbia per la regolazione. Imbottiti con panno di lana staccabile e fissato con laccetti, tipici dei modelli bellici. I postbellici le avevano fissate con bottoncini ed asole. Condizioni molto buone. Elemento molto più raro rispetto al giubbottto e assolutamente necessario per il  completamento della tenuta. 

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Interessante paio di pantaloni mod. 40 da truppa in panno modificati, in epoca, all''uso della R.S.I. Questi pantaloni sono un perfetto complemento alla giacca mod. 40 "Monterosa" presentata sempre in questa sezione: insieme, infatti, ne siamo giunti in possesso. Taglia media. Buono stato. Rari.

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Spalline metalliche in argento per Grande Uniforme nera da Generale di Brigata Aiutante di Campo di S.M. Re Vittorio Emanuele III di Savoia. Splendide, perfette, rarissime.

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Uniforme nera da sera con spalline metalliche a frangia per un sottotenente di artiglieria. Il tessuto in castorino presenta alcune camolature non profonde. Lo stesso per il pantalone che riporta una riparazione nella parte posteriore. Sul petto si notano i passanti per le decorazioni.  

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Borraccia mod. 33 da 2 litri rivestita in panno color carta da zucchero, tipico della Regia Aereonautica. Il rivestimento, un volta bagnato, permetteva di mantenere relativamente fresco il contenuto. Borraccie da 2 litri come questa erano usate, con colorazione grigio verde, anche dalle truppe alpine. Perfetta.

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Cintura da parata per Ufficiali della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale). Realizzata in pelle di capretto bianca, tessuto nero e canutiglia. Sulla fibbia aquila imperiale con fascio negli artigli. Sul passante fascio littorio. Le parti metalliche sono dorate. Taglia media. Completa. Buone condizioni. 

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Cinturone da ufficiale della Regia Marina. Prodotto dalla Ditta SAFS di Napoli, presenta gli attacchi per la sciabola. Mantiene ancora la sua scatola originale in cartone, al cui interno, si trova anche una busta in carta con due colletti di ricambio per camicia.

Una curiosità : sul coperchio sono ancora presenti i bolli relativi all'imposta di consumo dell'epoca. Completo ed in buone condizioni.

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Coltellino da tasca con lama pieghevole a scomparsa. Marcato sui due lati. Interessante dotazione personale in buono stato.

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Fondina in tela per pistola revolver Bodeo mod.89. Cuoio e tela in condizioni vicine al nuovo.

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Fondina per truppa e sottufficiali in cuoio grigioverde per pistola Beretta '34. Questa fondina è del tipo di quelle modificate in arsenale a partire dal 1943. Cuoio in buone condizioni.

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Fondina per pistola d'ordinanza italiana Beretta mod. '34. Realizzata in cuoio grigio verde è marcata internamente. Non decifrabili le iniziali o il nome del proprietario scritte sempre internamente. Cuoio in ottimo stato di coservaziome. Fondina di non più facile reperimento.

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Paccheto individuale per medicazione in dotazione al Regio Esercito. Prodotto dalla Sanitaria Società Anonima di Milano contiene, oltre alla garza sterilizzata, una fialetta, ancora integra, di iodio per la disinfezione della ferita. Oggetto necessario al completamento dell'equipaggiamento.   

Custodia per binocolo italiano 6x30 ingrandimenti, in cuoio grigioverde scuro. Utilizzato da sottufficiali ed ufficiali del Regio Esercito, il binocolo era spesso di acquisizione privata. Completo di cinghia originale per trasporto a tracolla. Passante posteriore in cuoio per eventuale aggancio alla cintura. Completo ed in buone condizioni.

Porta-penna a pinza per elmetto italiano modello 1993 da alpino. Realizzato in ferro e verniciato in grigio verde,  veniva applicato alla falda sinistra dell'elmetto. Buone condizioni.

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Portamappe in cuoio da ufficiale del Regio Esercito. All'interno gli scomparti sono composti di celloide quadrettata per permettere la consultazione delle cartine geografiche anche in presenza di pioggia. Condizioni pari al nuovo, di magazzino.

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Sella militare realizzata dal capo sellaio Luigi Cremasco fornitore di S.A.R. il Conte di Torino, cosi come recitano le due borchie in argento poste sui due lati sotto le patte copri passa-staffile. La sella, dal cuoio in ottime condizioni, è completa di borse in pelo, sottosella e sacchetto in tela con 3 ferri in alluminio da riposo o cura. Dal timbro rettangolare, contraddistinto dalla lettera "A", posto sul retro di una delle due borse in pelo, si evince l'utilizzo della medesima da parte dei Cavalleggeri di Saluzzo e la data di acquisizione al casermaggio: 1912.

Mancante delle staffe e dei relativi staffili.

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Confezione in cartone contenente un paio di tira-stivali in acciaio cromato per Ufficiale  del Regio Esercito. Prodotta dalla ditta "Revet" di Pistoia in Toscana, era commercializzata dall'Unione Militare. Questi attrezzi servivano a facilitare la calzata dello stivale agendo sui tiranti in stoffa presenti all'interno della parte superiore dello stivale. Condizioni buone per un articolo immancabile nel corredo di un Ufficiale.

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Stivaletti a gambaletto per sottufficiali e truppa delle armi a piedi del Regio Esercito. Introdotti dopo la riforma del '34, Foglio d'Ordini n. 237/37, sostituivano il precedente modello '24. Gli scarponcini hanno il cuoio ancora  morbido. Risultano mancanti alcuni elementi della chiodatura. La scarpa sinistra ha, nella parte interna, una piccola rottura della tomaia. Mentre la suola della destra è forata per l'utilizzo con manichino. Misura 40. Nel complesso in buone condizioni. Rari.

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Scarponcino Mod. 29 in uso alle truppe alpine italiane

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Stivali coloniali in cuoio marrone per ufficiale di cavalleria. Classica forma cosiddetta  "alla buttera". Misura 43. Lacci mancanti ma di facile reperimento. Cuoio morbido ed in buono stato. Non comuni.

Brevetto metallico dorato per un ufficiale pilota e motorista della Repubblica Sociale Italiana. L'aggiunta della lettera M  risulta essere una "personalizzazione" di un brevetto nato con fascio ma senza corona, tipico del periodo R.S.I. Prodotto dalla ditta S. Johnson di Milano è correttamente marcato sul retro. Spillo sano e funzionante. Assolutamente originale. Raro.

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La Croce commemorativa della 3ª Armata fu una medaglia realizzata per tutti coloro che avevano militato nella 3ª Armata dell'Esercito Italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Distribuita nel 1919, fu l’unica ad avere un carattere semi-ufficiale e ad essere considerata quasi una decorazione al merito piuttosto che una medaglia commemorativa. Fu prodotta dalla ditta Fassino di Torino ed è costituita da una croce graca, alta 50 millimetri e larga 34, sormontata da una corona ducale, con i bracci smaltati di bianco e bordati d'argento e la scritta "TERZA" "ARMATA" sui bracci orizzontali; al centro in un riquadro è rappresentato il Leone di S.Marco in rilievo, a ricordo della difesa di Venezia dalla fine del 1917 fino al termine della guerra. Sul verso, liscio e senza smalti, vi è la scritta "A ricordo e riconoscenza" in rilievo sui bracci orizzontali; il marchio di fabbrica è sul braccio inferiore. Nastro originale. Buone le condizioni.

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Croce commemorativa della 1a Armata destinata ai combattenti che avevavo militato, durante il primo conflitto mondiale, in questa unità. La medaglia, emessa nel 1924, è costituita da una croce greca a braccia smaltate di bianco e bordate d'oro, terminanti ciascuna con una corona ferrea d'oro. All'incontro delle braccia si trovava un cerchio smaltato di violetto sul quale si trovava rappresentato un capriolo in oro su una cima montuosa. Sulle braccia orizzontali della croce, in oro, si trovano incise le parole "PRIMA ARMATA". La croce  qui presentata è del tipo leggermente bombato e riporta, sul retro, il marchio del produttore "Fassino" e la scritta " Dallo Stelvio agli altipiani 1915-1918". Condizioni perfette.

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Distintivo smaltato e numerato assegnato agli organizzatori del Convegno Nazionale Bande Cori Fisarmoniche Danzatori Popolari organizzato a Roma - p.zza di Siena - nel maggio del 1938 ( XVI E.F.) dall'O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro) e dal P.N.F. Il distintivo fu realizzato in ottone e "smalto livellato" dalla ditta " Castelli Cerosa S.A." di Milano e reca, sul retro, la spilla di fissaggio con indicato il nome del fabbricante. Diametro circa 5 cm. In ottimo stato di conservazione. Oggetto curioso e inusuale.

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Distintivo consegnato ai reduci dell' ARM.I.R.cioè l'8ª Armata Italiana in Russia, formazione del Regio Esercito inviata sul fronte orientale tra il luglio del 1941 e il gennaio del 1943. Il distintivo, fabbricato dalla Ditta Lorioli di Milano, porta incisa sulla parte frontale la scritta in azzurro "Fronte Russo" ed è posta aldisotto dell'incrocio delle due tipiche sciabole cosacche da cavalleria dette "shashka". Sul retro il marchio di brevetto del fabbricante. Spilla originale.Bella patina. In buono stato. 

Distintivo in stoffa per volontari italiani cobelligeranti al seguito delle truppe Americane. Il raggruppamento I.S.U. (Italian Service Unit) fu istituito nel maggio del 1944 e fu sciolto nell’ottobre del 1945. Era formato da ex prigionieri di guerra italiani che avevano deciso di affiancare gli alleati nella guerra contro i tedeschi. Veniva portato sul braccio sinistro a metà tra spalla e gomito.

Distintivo in metallo e smalto del 3° Campionato Nazionale di Scherma Roma (1936) anno XIV E.F. Prodotto dalla famosa ditta fiorentina Picchiani e Barlacchi, è marcato e completo del suo spillo posteriore.

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Distintivo per la ricognizione strategica della Regia Aereonautica Italiana nella secona guerra mondiale. Realizzato in alluminio stampato e dorato dalla ditta BOMISA di Milano. Completo di spillo posteriore, veniva applicato sul taschino sinistro della divisa. Marcato posteriormente. In perfetto stato.

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Distintivo per sommergibilisti 1a g.m. (1918).  In conio, era utilizzato dal personale imbarcato con esclusione degli ufficiali. Veniva cucito sullo manica sinistra. Perfetto.

Fregio, per sottufficiali e truppa, in alluminio secondo tipo della DICAT. Questa specialità della M.V.S.N. nasce il 16 aprile 1927 con il nome di Milizia artiglieria contraerei; dal 1930 denominata Milizia per la difesa antiaerea territoriale, (M.Di.C.A.T.).  Era costituita su 22 Legioni che si dividevano il territorio dello Stato secondo l'importanza delle città e degli obiettivi militari da difendere contro l'offesa degli attacchi aerei nemici. Il numero sul fregio indica l'appartenenza alla 11a Legione di stanza a Trieste facente parte del 3° Gruppo Legioni - Bologna. Fregio da considerarsi raro.

Fregio ricamato da giacca per appartenenti ai gruppi Avanguardisti  Preavieri della Gioventu' Italiana del Littorio (G.I.L.). Perfetto ed assai raro.

Fregio di fanteria territoriale per un berretto da Ufficiale della 1a G.M. Ricamato in bassa visibilità. Buone condizioni.

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Fregio metallico, in ottone stampato,  da casco coloniale per reparti Autieri. Al centro, la croce, determina che il reparto era indivisionato. Fregio raro ma privo delle alette posteriori per il fissaggio. Buono stato.

Fregio, coniato in ottone, per berretto o casco coloniale  da Ufficiale della Milizia contraerei ( M.DAT : Milizia per la difesa anti-aerea territoriale). Trattasi di fregio del primo tipo, con cannone alato, istituito nel 1930. Il numero "10" all'interno del cerchio sottostante il fascio littorio indica la "10a Legione CA - Udine" facente parte del "3° Gruppo Legioni - Bologna". Alette posteriori per il fissaggio ancora presenti. Raro ed in condizioni perfette.

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Medaglia al Valore nominativa in argento concessa al militare Cavalieri Armando per atto di valore effettuato il 25 giugno del 1918 in località Costone della Sorgente. La medaglia è stata prodotta dalla Zecca italiana come indicato dalla lettera "Z" coronata presente sul dritto della stessa. La decorazione maniene un bel conio anche se sul bordo sono presenti alcuni segni dovuti forse a delle cadute. Oggetto molto interessante e assai raro.

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Piastrino di riconoscimento della Polizia Africa Italiana (P.A.I.). La P.A.I. fu istituita per operare nelle colonie italiane nel dicembre del 1936. Questo tipo di piastrino era destinato ai membri indigeni della Guardia Libica e agli Ascari di Polizia.Il piastrino, in alluminio, non è mai stato assegnato. Raro, perfetto.

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Placca in bronzo commemorativa della Proclamazione dell'Impero (9 maggio 1936 - anno XIV E.F.) Ricca di richiami simbolici : per esempio la rapresentazione del soldato emule del legionario romano che scioglie le catene (le sanzioni). Formato 20 cm. x 30 cm. circa. Rara ed in patina. Ottime condizioni. 

Scudetto ricamato da petto per Dirigente Provinciale della Associazione Nazionale Mutilatii e Invalidi di Guerra durante il Ventennio. Sul retro è ancora presente l'etichetta in carta indicante il divieto di riproduzione ed il fabbricante.  Buono stato.

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Interessante completo di fregi per Ufficiale della Milizia Confinaria. Composto da fregio metallico per berretto all'alpina e da coppia di fregi da controspallina. La Milizia Confinaria fu costituita nel 1927 ma il regolamento sull'uniforme degli ufficiali fu istituito nel 1935. Il numero "43" indica che trattavasi di ufficiale appartenente alla Legione Alpina "Piave" con sede a Belluno.  Condizioni perfette. Raro.

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Blocco di 10 documenti, tra attestati di medaglie e tessere, appartenuti alla stessa persona. Tra gli attestati si notano da sinistra a destra: Regno d'Italia Diploma Scolastico, Cavalierato della Corona d'Italia (paterno), Distintivo Campagna A.O.I., Croce al Merito di Guerra. Tra le tessere: Regno d'Italia Carta di Identità, Corrispondente per la testata "La Volontà d'Italia", 4 tessere di iscrizione all'Ass.ne Naz.le Volontari di Guerra. In ottimo stato.

Raccolta delle più importanti canzoni militari della 2a g.m. Edita nel maggio 1942 - XX E.F. . Formato della raccolta : 12x17 cm., 17 pagine. Buone condizioni.

Raccolta di canzoni militari edito, nel 1943, a cura del P.N.F. e destinato ai soldati al fronte, nel caso specifico a quelli operanti sul fronte balcanico.  Formato 12x17 cm., 64 pagine in bianco e nero. Circa 50 canzoni tra le più famose del periodo.  Interessante documento facente parte dei cosidetti "generi di conforto".   

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Bandiera di grande formato del Regio Esercito Italiano, realizzata in "stamina di lana" per uso esterno. La presenza della corona , a differenza di quelle civili che ne sono prive, ne connota l'utilizzo prettamente militare. Questi tipi di vessillo erano utilizzati in caserma o per servizio di campagna. Corona e stemma sabaudo sono del tipo cucito e non stampato. 

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Interessantissimo ed altrettato raro gagliardetto, di produzione privata, appartenuto alla 605a Compagnia Mitraglieri da Posizione, CC.NN., della M.V.S.N. Questa compagnia faceva parte, con altre della Milizia, delle truppe costitu,enti l' VIII  Corpo d'Armata comandato dal Generale Gambara che partecipò, Comandante in Capo il Generale Cavallero,  alla 2a campagna di Grecia del 1941. Gli elementi che la costituivano provenivano dalle regioni centrali italiane: Umbria. Marche... Infatti il ritrovamento del gagliardetto è avvenuto nelle zone intorno al lago Trasimeno. Un vero pezzo di storia! Imperdibile!

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Bel puntale ottocentesco per bandiera sabauda. Realizzato in ottone sbalzato, è composto di più parti. La base, che lo rende un oggetto da tavolo, non è pertinente ma è assai adatta per detto uso. L'impanatura è ancora presente quindi il puntale è tuttora destinabile al suo utilizzo originario. Condizioni buone.

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Contenitore in legno per generatore da campo da 300 watt. Nel colore grigio-verde ha le maniglie in ferro così come i rinforzi agli angoli. Generatore assente. La numerazione 10383 è relativa ad una inventariazione avvenuta nell'immediato dopoguerra.   Buono stato.

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Scatolina metallica tonda per codeina prodotta dall'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. I "boli "sono simili alle pillole, da cui si distinguono per le maggiori dimensioni: sono  formati di una pasta di consistenza tenera per permetterne la facile deglutizione. La "codeina", invece, è un derivato dell'oppio e si utilizza come blando analgesico e antidolorifico. L' Istituto Chimico Farmaceutico Militare fu fondato a Torino nel 1823, ma nel 1931 fu trasferito a Firenze dove tuttora opera. Oggetto curioso e rare destinato al completamento degli "effetti personali" di un militare, o del set di un operatore medico. 

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Coltello (Billao) usato dalle Bande a piedi della P.A.I. (Polizia dell'Africa Italiana). Costituite da indigeni erano guidate da Ufficiali italiani e svolgevano compiti di polizia nei nostri territori d'oltremare. Questo billao, in particolare, è del primo tipo: infatti sul tallone della lama è riportata la scritta P.C. che sta per  Polizia Coloniale prima denominazione del Corpo che in seguito prenderà il nome , appunto, di P.A.I. Il numero che segue 200... (2000 ?) è la matricola. L'impugnatura in osso è caricata di un ovale in ottone con stemma sabaudo. L'aquila dello stemma non ha sul petto lo scudo con la croce, questo ci conferma che era destinato alla truppa indigena avendo, invece, detto scudo quello per gli Ufficiali. Il fodero è in cuoio e , parimente al coltello, è di produzione nazionale. Gli effettivi di questo Corpo non erano molti, di conseguenza il coltello è da considerarsi assai raro e , per questo, molto ambito dai collezionisti di genere.

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Pugnale da parata noto come prototipo, forse adottato ma non distribuito, per Istruttore della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio). L'impugnatura è realizzata con quella della sciabola della Regia Aereonautica, mentre la lama è quella tipica dei pugnali della G.I.L. Completo di fodero in cuoio. Esemplare in ottime condizioni. Curioso e raro.

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Pugnale da parata adottato nel 1937 e destinanto ai giovani membri della G.I.L. Sul tallone della lama reca la scritta G.I.L. Lama con ancora presente tutta la sua brunitura orioginale. Il fodero in cuoio è sano e perfetto. Due curiosi teschietti sono disegnati sui lati dell'impugnatura. Perfetto. Pezzo definitivo in una collezione.

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Pugnale da parata adottato ufficialmente il 1° gennaio 1932 per ufficiali della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.). Dotato del solo fodero nero per essere abbinato alla divisa ordinaria. Lunghezza totale: cm. 28,2, lama lunga: cm. 17,1.  Lama, senza filo, in perfette condizioni come il resto.

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Pugnale da parata modello 1937, anno di adozione, per ufficiali della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN). Tipica impugnatura a "becco d'aquila" in alluminio, lama cromata con filo montato verso il dorso del manico. Buone condizioni. 

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Pugnale da parata modello 1937, anno di adozione, per ufficiali della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN). Tipica impugnatura zoomorfa a "testa d'aquila" in alluminio, da cui il soprannome in uso tra gli appassionati di "becco d'aquila". Lama cromata con filo montato verso il dorso del manico in perfetto stato. Ottime le condizioni generali. 

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Pugnale da parata adottato nel 1937 e destinanto ai giovani membri della G.I.L. Al tallone reca, unicamente,  la scritta G. Fugini nota azienda produttrice del bresciano. Lama con ancora presente buona parte della brunitura. Il fodero in cuoio è sano.

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Pugnale modello 1938. Simile al modello 1917 austriaco, fu distribuito ai reparti assaltatori a ai paracadutisti del Regio Esercito. La misura piccola del passante apribile sul retro, lo indica come destinato alla truppa e ai suoi graduati. Complessivamente il pugnale risulta gradevole anche se, ovviamente, sono visibili i segni del tempo e dell'uso.   

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Pugnale da combattimento per Battaglioni Camicie Nere della M.V.S.N. modello 1935. Sul retro del fodero è presente il passante fisso e stretto tipico della truppa e dei sottufficiali. Sul manico in legno, parte alta, è incisa la scritta "VINCERE". Condizioni generali: buone. 

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Pugnale  definito, normalmente, S. Marco secondo modello adottato nel 1935. Il Battaglione S. Marco era costituito e lo è tuttora, da reparti da sbarco della Regia Marina. Si sostiene anche, che questo pugnale fosse stato distribuito agli ufficiali dei Battaglioni da Sbarco della M.V.S.N. che dovevano cooperare con quelli della Regia Marina  per la conquista di Malta. Impugnatura in bachelite nera, con inciso fascio stilizzato, terminante con testa di leone. Passante alto sul fodero per cinturone da ufficiale. Ottimo stato e piuttosto raro. 

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Sciabola da parata per Generale del Regio Esercito degli anni '30, sul modello 1888. Impugnatura bianca in avoriolina. Bella lama incisa. Sul codolo bottone dorato con le iniziali del proprietario. Condizioni eccellenti.

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Spadino da parata per ufficiale della Regia Polizia adottata nel 1938. Lama incisa e senza filo. Ottime condizioni.

Basto da mulo italiano della seconda guerra mondiale. Utilizzato dalle Truppe Alpine per risolvere il problema dei trasporti in ambiente montano. Furono  usati per il trasporto di armi e munizioni, in particolare per il trasporto dei pezzi d’artiglieria oltre che per il trasporto di tende, munizioni e approvvigionamenti vari. Il basto è datato 1939 ed ha ancora buona parte del cinghiaggio originale. Cuscinetti di appoggio perfetti. Molto buono lo stato generale di conservazione.

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Bussola appartenuta ad un Ufficiale del Regio Esercito. Completa della sua custodia grigio verde è perfettamente funzionante. Cordino per il suo trasporto a tracolla originale. Perfetta.                   

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Lampada militare da tasca "Vigila" prodotta dalla ditta milanese F.lli Pagani. Ditta all'avanguardia all'epoca per le soluzioni adottate nella costruzione dei suoi prodotti, ebbe lo stabilimento principale raso al suolo nel 1943 dai bombardamenti anglo-americani. In più che buone condizioni generali, è ancora funzionante. Presentiamo qui una famosa immagine di pausa nei combattimenti a Montecassino dove un paracadutista tedesco ne porta una appesa al taschino sinistro.

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Placca in lega metallica per veicoli del Regio Esercito. Di misura grande, probabilmente per autocarri o mezzi corazzati, veniva applicata sul retro dei veicoli. In ottimo stato.

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Strumento ottico per la lettura delle mappe geografiche e per il calcolo delle distanze sulle stesse. Prodotto dalla S. Giorgio di Genova - Sestri, era in dotazione agli ufficiali del Regio Esercito. Completo della sua custodia in cuoio e del suo cordino da collo originale. Raro, perfetto.

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Apparato telefonico da campo leggero tipo "F" modello 1933 del Regio Esercito. Prodotto dalla milanese ditta SAFAR (Società Anonima Fabbrica Apparecchi Radiofonici) è un telefono campale compatto, leggero e di piccole dimensioni, tra i più piccoli dell'epoca. La sua  originale progettazione permetteva di indossarlo frontalmente sul petto in maniera da lasciare entrambe le mani dell'operatore libere. L'apparato è completo di tutte le sue componenti compreso il picchetto per la messa a terra ed il cinghietto in cuoio della cuffia che permetteva di indossarla sotto l'elmetto. Il telefono è funzionante con una batteria del tipo " a saponetta" da 4,5. volts. In condizioni ottime fatta eccezione per la cinghia di chiusura del coperchio che, ancorchè presente, è stata riparata. Rarissimo! 

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Berretto a visiera modello 1943 per un ufficiale dell'esercito tedesco (Einheitsfeldmutze). Realizzato con lo stesso tessuto delle giacche del periodo, ha il classico filetto argentato sulla parte superiore ed il fregio con aquila in filo sempre d'argento, tipici dei berretti da ufficiale. Questo modello di berretto fu introdotto nel giugno del 1943. All'interno , nella parte posteriore, il nome del proprietario ricamato su etichetta poi cucita: Dieter Muller. Buonissimo lo stato di conservazione. Molto raro. 

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Berretto a visiera per un Ufficiale della Luftwaffe. La forma è quella tipica del personale imbarcato. Interessante la patina dell'epoca dovuta all'uso in azione. Ne consegue la leggera ricucitura interna alla visiera e le toccature di tarma sul lato posteriore e sul sinistro. Nel complesso pezzo affascinante ed in più che buone condizioni. 

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Berretto da sottufficiale della Luftwaffe. Il waffenfarbe rosso del cordoncino lo connota come copricapo  utilizzato dai reparti dell'artiglieria contraerea tedesca (Flak Artillerie))  nel secondo conflitto mondiale. In condizioni decisamente discrete, fatte salve sia la leggera camolatura del cordoncino rosso, nella parte superiore, sia la mancanza di piccoli frammenti della bordatura della visiera.

Berretto con foggia del primo tipo appartenuto ad un sottufficiale della Luftwaffe del personale imbarcato: piloti, paracadutisti, navigatori, mitraglieri… come indicato dal suo waffenfarbe giallo. Fregi frontali in alluminio, visiera in vulkanfiber con interno verde e bordino di rinforzo. Ottimo stato.

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Berretto da sottufficiale della Polizia Tedesca ( Schutzpolizei), come indicato dal filetto color verde chiaro. Dal 1935 la Schutzpolizei fu incorporata nell'Esercito(Herr) sotto  il cui diretto controllo operava. Il berretto, del tipo alta qualità (Erel - Berlin - Sonderclass) ha,  sull'alluda in cuoio, il marchio del produttore su licenza: "Carl Halfar - Helmfabrik - Berlin un Gnesen." Mentre, internamente, è presente l'etichetta del negozio: " C. Kralka - Mutzen & Uniformen Effecten - Linz a.D. (am Donau - sul Danubio)..." in Austria. Alcune screpolature della vernice sono presenti sulla visiera. Nel complesso il berretto è in buono stato. 

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Berretto da ufficiale, di produzione privata, in servizio presso la Forza Aerea tedesca (Luftwaffe) prima e durante il secondo conflitto mondiale. Differentemente a quelli in uso nell'Esercito (Heer) sia per ufficiali che per sottufficiali, il berretto da ufficiale della Luftwaffe non porta il tipico cordoncino colorato (waffenfarbe) indicante la specialità. Infatti questo copricapo presenta il cordoncino argentato comune a tutte le specialità : paracadutisti, piloti, artiglieria contraerea, genio...  Bisogna ricordare che invece i berretti da sottufficiale della Luftwaffe seguivano, in linea di massima, le indicazioni relative ai waffenfarbe in uso nella Heer. Il berretto è in ottime condizioni fatta salva la striscia di marocchino all'interno che presenta alcune screpolature.

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Berretto (Schirmutze) da ufficiale dell'artiglieria dell'esercito di produzione privata. Reca infatti all'interno il marchio del fabbricante sul rettangolo in celluloide: "E. Breuninger A.G. - Stuttgart". Il colore rosso del filetto connota la specialità : "artiglieria". Il berretto, già di alta qualità in origine, è in perfetto stato fatto salvo un impercettibile forellino sul filetto in alto del lato destro.

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Berretto da ufficiale di fanteria. Riconoscibile per il colore bianco del cordoncino, tipico della fanteria tedesca, è sicuramente di produzione privata. Leggere tracce di camolatura sul piatto. In buono stato.

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Bel berretto per un ufficiale appartenente ad uno "Jager Regiment". Gli "Jager" erano unità d'elite della fanteria e vantavano una lunghissima tradizone nell'esercito tedesco. Il berretto in questione,di produzione privata,  è in splendide condizioni ed è appartenuto ad un sottufficiale poi nominato ufficiale, come dimostrano l'etichetta e le scritte all'interno dell'alluda. Raro per le condizioni e per l'unità di appartenenza.

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Bellissimo berretto da ufficiale delle truppe alpine tedesche (Gebirgsjäger). Riconoscibile dal tipico colore verde del waffenfarbe e dalla stella alpina inserita tra le due insegne frontali. Da notare, all'interno della fascia in marocchino, l'etichetta in carta del fabbricante. Il copricapo è in perfetto stato di conservazione. Raro per tipologia e specialità.

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Berretto in panno della Gioventù Hitleriana per i membri destinati all'artiglieria contraerea (Flackhilfe) nelle fasi finali della seconda guerra mondiale. Diamantino della HJ smaltato e marcato RZM sul retro. Il berretto è timbrato al suo interno. In buono stato, raro.

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Raro berretto estivo da ufficiale della Luftwaffe. Del tipo con calotta sfilabile per i lavaggi frequenti. Il fregio, anch'esso sfilabile,  è ricamato in filo di canottiglia argentato come pure argentato è il tipico ed unico waffenfarbe comune a tutti gli ufficiali, esclusi i Generali, appartenenti a tutte le specialità dell'aviazione tedesca nel secondo conflitto mondiale. Taglia grande. Ottime le condizioni.

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Berretto a visiera per sottufficiali e truppa dei paracadutisti e reparti di volo come indicato dal "waffenfarbe" giallo -arancio. Il berretto è stato prodotto dal cappellificio "Otto Rohling" di Oschatz in Sassonia settentrionale. Marchio del produttore riportato all'interno come pure il nome del proprietario. Alcune lievi tarmature sono presenti sia sul piatto superiore che all'intorno. Aquila della Luftwaffe non in alluminio e di ottima qualità. Nel complesso in buono stato.  

Interessante berretto per truppe alpine tedesche (Bergmutze). Questo copricapo era molto simile a quello già usato durante la 1a Guerra Mondiale e si distingueva per il tipico fregio frontale a "T" e per l'applicazione della stella alpina sul lato sinistro. Il berretto che qui proponiamo è chiaramente stato prodotto a fine guerra, forse in Italia visto che l'interno è rivestito col tipico tessuto spigato italiano. Di taglia media, si presenta in buone condizioni. Due piccoli fori di tarma sul risvolto del lato destro. Lo stato generale e la patina,  che chiaramente indicano quanto sia stato lungamente portato nello svolgimento degli eventi bellici forse proprio in Italia, lo rendono molto affascinante. Di non facile reperimento sul mercato e per questo particolarmente raro.

Il colore rosso del cordoncino (waffenfarbe) lo connota come un copricapo utilizzato dai reparti dell'artiglieria contraerea tedesca della Luftwaffe (Flak Artillerie) nel secondo conflitto mondiale. In condizioni ottime, fatta salva una leggera camolatura del cordoncino rosso. Marcato internamente “Stirdruckfrei” ovvero modello leggero e Deutsches Reich Patent (D.R.P.) modello tedesco depositato. Quest’ultima indicazione è stata utilizzata sino al 1945.

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Berretto in moleskin per un sottufficiale dell'Artiglieria tedesca. Di aquisizione privata è stato prodotto dalla ditta: "N. Schega & Neffe Kappenfabrication" in Ortesgasse, 42 a Graz in Austria, così come riporta l'etichetta all'interno. Il berretto nasceva di ottima qualità anche se purtroppo qualche segno del tempo lo ha toccato. Complessivamente, si presenta ancora bene.  

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Berretto per un ufficiale della Forestale tedesca del III Reich. Waffenfarbe verde scuro su tipico tessuto di loden. La Forestale era divisa in molte branche a seconda dell'appartenenza del demanio militare su cui esercitava il proprio controllo: ne esisteva dell'Esercito (Heer), della Aereonautica (Luftwaffe) , della Marina (Kriegsmarine) e quella generica per il restante demanio statale.. Il berretto qui presentato appartiene  a quest'ultima. Prodotto dalla ditta: "J. Holzwarth" di Karlsruhe è in perfette condizioni fatta salva una leggera camolatura sullla falda posteriore. Nel genere, oggetto definibile raro. 

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Berretto per ufficiale di fanteria dell'esercito tedesco (Heer) in uso nel secondo conflitto mondiale. Di produzione sicuramente privata, come dimostrano le tracce di marcatura all'interno del piatto, è profilato col colore bianco tipico della fanteria (weisswaffenfarbe). In ottimo stato.

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Bustina da truppa per appartenenti all'Artiglieria da Costa della Marina Tedesca. La bustina è in lana nel tipico colore verde salvia delle uniformi di questa specialità. L'aquila è in filo giallo come tutte quelle della Marina tedesca nel secondo conflitto mondiale. L'interno è rivestito in tessuto di cotone con applicata una etichetta col nome del proprietario: "Anton Stranzinger". Alcune di queste unità  hanno operato sul nostro territorio negli ultimi anni del conflitto. Condizioni molto buone.

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Bustina da truppa dell'esercito tedesco (Heer) utilizzata durante la 2a G.M. La bustina, in panno, ha i fregi ricamati su  fondo verde scuro. Probabile fattura da campo, presenta un piccolo taglio sul retro. Discrete le condizioni.

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Bustina da truppa per membri  della Luftwaffe. Prodotta in tessuto di lana, probabilmente si tratta di un tipico esempio di produzione di fine guerra. Buono stato.

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Bustina modello '36 in panno per Ufficiale di Fanteria della Heer, come indica il "waffenfarbe" color bianco applicato a triangolo anteriormente. I fregi frontali sono ricamati in canutiglia. Interno rivestito in raso con alluda in cuoio. Al centro la taglia: 58. Sul lato sinistro è presente una camolatura che non disturba eccessivamente l'aspetto di un oggetto, comunque, relativamente raro. Complessivamente in buone condizioni. 

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Bustina da truppa della Croce Rossa Tedesca (Deutsche Rote Kreuz). In panno color antracite porta frontalmente ,oltre al tipico fregio della DRK, il filetto bianco (waffenfarbe) indicante la specialità fanteria a cui probabilmente il reparto era aggregato.Oggetto non comune.Ottime le condizioni generali.

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Bustina in panno blu per la divisa invernale della Jungvolk (Hitler Jugend - Gioventù Hitleriana). Sulla bustina il tipico rombo smaltato, marcato sul retro RZM, della H.J. applicato, probabilmente, fuori regolamento.  All'interno il marchio del produttore : "Litto Kappe" con il numero di taglia 56. Presente anche un cartellino con su scritto: "56 -3". In ottimo stato.  

Bustina invernale, in panno blù scuro, per appartenti alla Gioventù Hitleriana. Nella parte frontale è presente il diamantino smaltato simbolo della HJ. Il distintivo è marcato sul retro. All'interno la bustina è rivestita con tessuto azzuro ed è ancora presente l'etichetta RZM anche se poco leggibile. Le falde laterali sono fissate con bottoni automatici, così come veniva fatto per ottenere una forma una migliore. Taglia grande. In ottime condizioni.  

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Estremamente rara bustina indossata dalle ausiliarie appartenenti al Servizio di Polizia dei Vigili del Fuoco tedeschi (Dienstkleidung der Feuerwehr-Helferinnen). Realizzata in cotone (drillichstoffe) ha il colore tipico dei tessuti destinati alla Polizia ed il fregio in rosso carminio (karmesinrot) dei reparti della Feuerschutzpolizei. Interno in tessuto morbido tipo raso. Da notare come il materiale destinato al personale femminile sia di difficilissimo reperimento. Condizioni molto buone.

Bustina tedesca modello 1942 per sottufficiali e truppa della Heer. Questo modello fu introdotto nel 1942 per provvedere ad una migliore protezione del soldato dai climi freddi del fronte russo. All'interno sono presenti i marchi del reparto : " B II 42", il marchio del produttore, ovvero la ditta : "Kurtze & Storckmann" di Berlino K.G. e la taglia : 58. Più che buone le condizioni generali. 

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Casco tropicale in sughero rivestito per truppe operanti in Africa (DAK). Il casco è del primo tipo e fu introdotto verso la fine del 1941. Sono presenti i doppi scudetti in metallo. All'interno, sull'alluda in cuoio, è presente il marchio del fabbricante: "O.R.L.", mentre all'interno dell'alluda sono riportati a timbro d'inchiostro l'anno di produzione (1941), la sigla della fabbrica e la taglia (57). Caschi di questo genere furono utilizzati nei teatri di guerra a clima caldo compresi il bacino del Mediterraneo e durante la campagna d'Italia. Ottime le condizioni generali.

Casco tropicale tedesco per la DAK (Deutsch Afrika Korps). Nella fattispecie si tratta del modello standard introdotto alla metà del 1941 per i reparti dell'arma aerea: la Luftwaffe. Classico color khaky, corrispondente a quello delle uniformi. Fregi originali. Completo di soggolo. Marcato all’interno dell’alluda in cuoio.

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Shako (tschako) da sottufficiale della Gendarmeria tedesca. Costituita nel giugno del 1936, la Gendarmeria era una delle tante branche della polizia tedesca con compiti specifici di Polizia Rurale. Il colore marrone della visiera, della parte superiore e delle parti in cuoio era una peculiarità di queste unità. Il copricapo si presenta in ottime condizioni, fatte salve alcune leggere camolature sul rivestimento verde in feltro di lana. Marcato internamente col nome del fabbricante " C. Pose" di Berlino e col numero della taglia : 57. La coccarda, amovibile, è marcata e datata sul retro 1938.  

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Shako (tschako) per un sottufficiale della Polizia tedesca (Schutzpolizei). I suoi reparti  erano responsabili della protezione dei cittadini e del territorio, delle indagini penali (Kripo, abbreviazione di Kriminalpolizei) e delle pratiche amministrative. I suoi membri dovevano aver assolto precedentemente  il servizio militare, avere una buona salute fisica e mentale, essere di discendenza Ariana, ed essere membri del partito nazista e delle SS. Colore nero della visiera, della parte superiore e delle parti in cuoio. Il copricapo si presenta in ottime condizioni, fatte salve alcune leggere camolature sul rivestimento verde in feltro di lana. Marcato internamente col nome del fabbricante " Hans Romer" di Neu Ulm e col numero della taglia : 58. La coccarda, amovibile, è marcata sul retro “F.W. Assmann & Sohne”.

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Elmetto modello 1942 della Polizia tedesca, sul quale sono presenti in alta percentuale le due decals. Non è comune trovare elmetti di questo modello con applicati gli scudetti. L'elmo è in buone condizioni esterne, mentre all'interno appare evidente la corrosione dovuta all'azione dell'umidità. L'oggetto èstato ritrovato in Alta Italia ed, a suo tempo, è stato completato con l'applicazione del cuoio per l'imbottitura.  L'insieme gode di una affascinante patina. Nella fattispecie raro.

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Elmetto mimetico modello 1942 della Luftwaffe. Si tratta di pezzo proveniente dalla Normandia ed acquisito in zona in una delle principali  manifestazioni organizzate lo scorso giugno per celebrare il 70° dello Sbarco. Il mimetismo a tre colori che lo contraddistingue è, infatti, tipico di quel fronte. Molti elmetti di questa tipologia sono documentati e presenti in varie collezioni private e pubbliche. Sul lato sinistro è ancora visibile parte della decal della Lufwaffe. Le condizioni generali lo connotano per un oggetto rinvenuto sul campo attribuendogli, quindi, un fascino tutto particolare. Per evitare che la ruggine progredisse nel suo inesorabile lavoro, è stato steso un velo di vernice trasparente protettiva che gli dà una leggera tonalità lucida. L'interno è ancora miracolosamente presente per buona parte. Le immagini parlano da sole. Un suggestivo "relic", un vero "pezzo di storia"!   

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Elmetto tedesco da paracadutista mod. '37. L'elmo in questione è frutto di un ritrovamento in abitazione della provincia veneta. Buona parte del colore è ancora presente, l'aquila è ancora visibile così come il disegno, effettuato a mano, di una stella cometa in rosso. La stella cometa era il simbolo della 7a Fallschirmjager Division che, insiema alla 4a, operò in Italia durante il secondo conflitto mondiale. L'interno e privo della struttura in cuoio e neuprene. Mantiene tutti i suoi bulloni originali che trattengono un cerchione in alluminio di misura più grande e, per questo, adattato in epoca. Marcato internamente. Estremamente interessante e raro. Prezzo su richiesta.

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Elmetto della Luftwaffe modello 1935 con doppia decal. Colore ed aquila di secondo tipo, interno in alluminio. L'elmetto è stato prodotto dalla ditta "Quist" di Esslingen, come indicato dalla lettera ""Q incisa sulla falda interna. Accanto, il numero della taglia: 64 anch'esso inciso. Sul retro il numero del lotto di produzione: 763. Cuffia in cuoio marcata: 56. Elmetto assai raro ed in eccezionale stato di conservazione. Pezzo da considerarsi "definitivo" per un eventuale inserimento in collezione.

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Elmetto mod. '34 utlizzato probabilmente dalla Polizia Aereoportuale tedesca,  aereazione a rosette (costituite da 7 forellini) a coppie di due per lato sotto cui sono poste le decalcomanie, l'aquila della Luftwaffe è del primo tipo. Internamente, partendo dai punti di aggancio del sottogola, si riscontrano, ad intervalli regolari, cinque appendici lanceolate in pelle, a testa arrotondata, certamente per sostenere un coprinuca in pelle.Sottogola nero in pelle a doppio scorrimento. Elmo raro ed in ottimo stato di conservazione.

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Elmetto in acciaio modello 1935 dell'Esercito tedesco (Heer). Si tratta del primo modello con rivetti e cerchione interno in alluminio. Dello stesso metallo anche la fibbia ed i rivetti del soggolo.  Anche il colore di fondo è del primo tipo, comunemente definito "verde mela". L' aquila è presente in ottima percentuale, mentre lo scudetto nazionale tricolore è stato rimosso in epoca di guerra secondo le disposizioni ufficiali del 1940 relative alla riduzione di visibilità. All'interno la cuffia in cuoio manca di alcune parti. L'elmetto proviene dalla campagna Vercellese. Marcato. Raro.

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Elmetto modello 1935 monoscudo ricondizionato nel '40. Per le esigenze belliche, oltre alla normale produzione del nuovo modello '40, l'esercito tedesco mise in opera in quell'anno un ricondizionamento degli elmetti modello '35 giacenti. Questo si rese necessario per rendere meno visibili, al nemico, gli elmetti  del modello precedente che erano  tinteggiati in color verde-mela lucido. L'elmetto proposto è stato infatti ritinteggiato nel classico colore feldgrau con la tipica superfice "ruvida" antiriflesso. La decal con l'aquila è presente al 100%. Interno e soggolo in alluminio. Nome del proprietario, un sottufficiale (feldwebel), scritto di pugno all'interno. Perfetto! 

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Elmetto mod. '40 della Luftwaffe. L'elmo è mono decal, presente all'80%, e  mantiene una interessante patina d'epoca. Mancante del soggolo e del cordino stringi-cuffia, anche all'interno, marcato e non rimontato, presenta  tracce di "vissuto". Condizioni discrete.  

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Elmetto "modello 1940" in uso nella fanteria tedesca.

Raro ritrovamento, di provenieza d'oltralpe, è completo e originario in ogni sua parte.

Non ripulito mantiene lo stato che il tempo gli ha imposto.

Decal "Heer" in buona percentuale e conservazione. 

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Elmetto tedesco per l'esercito modello 1942 (1943). Introdotto, si dice, nell'agosto del '42, si differenziava dai modelli precedenti in particolare per la falda ad angolo vivo. Ciò fu determinato dalla necessità di accorciarne, per la pressante richiesta al fronte, i normali tempi di produzione. Intoccato frutto di ritrovamento sul territorio italiano. Mantiene una apprezzabile parte del colore originale. Oggetto interessante ma soprattutto "di sapore".

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Elmetto modello 1942 mono decal per la Luftwaffe. Colore "blaugrau" , tipico dell'Arma Aerea Tedesca nella 2a G.M., presente al 100%. Sul lato sinistro decal con aquila del secondo tipo presente al 95%. Completo di interno taglia 58 e soggolo. Sulla falda interna sinistra la sigla del fabbricante NS corrispondente a "Vereinigte Deutsche Nikelwerke" di Schwerte in Vestfalia, ed il nr. 66 indicante la misura in cm. dello scafo. Sul retro la sigla b308 quale numerazione del lotto di produzione o seriale. Ottime le condizioni generali.

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Elmetto tedesco mod. '35, ricondizionato '40, per la Heer. Originariamente doppia decal, mantiene tracce di colore del mimetismo. Il cuoio interno, taglia 58, è stato sapientemente riposizionato. Mancante del soggolo di, comunque, facile reperimento. L'elmo, rinvenuto nel nostro paese, si presenta vissuto e con una affascinnte patina d'uso.  

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Elmetto mod.40 monodecal delle Waffen-SS. Il guscio e' marcato sul retro del bordo interno Q60 e T2582 il che sta ad indicare che l'elmetto e' stato fabbricato dalla ditta Quist e che e' della misura 60. La seconda sigla e' quella relativa alla partita di fabbricazione e si riferisce sicuramente ad una del 1943. Il liner interno e' invece marcato 53, cioe' la taglia effettiva dell'elmetto. La fabbrica Quist era situata nella citta' di Esslingen, vicino a Stoccarda. Decal del secondo tipo.Ottimo lo stato di conservazione.

Elmetto modello 1935 doppia decal per l'Esercito tedesco (Heer), del tipo ricondizionato con verniciatura più scura (feldgrau) a coprire quella "verde mela" caratteristica degli elmi di primo tipo. L'elmetto è marcato internamente : sulla falda posteriore con il numero di lotto 3538, sul lato destro con la sigle del fabbricante ed il numero di taglia : ET 66. La sigla ET (in seguito userà la sigla CKL) corrisponde alla nota fabbrica Eisenhuttewerke di Thale in Sassonia-Anhalt. L'elmetto è intoccato e completo del suo soggolo. Raro ed in eccellenti condizioni.

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Elmetto modello 1935 doppia decal per la Luftwaffe. Colore del primo tipo e decals in quasi perfetta percentuale. Prodotto dalla fabbrica Quist, così come indica il marchio interno Q, reca il numero della taglia: 64. Sempre all'interno è presente il numero di lotto della produzione: 6308. Il cerchione interno in alliminio è marcato col nome del fabbricante e la data di produzione. La pelle interna è marcata con il marchio di accettazione della Luftwaffe. Completo di soggolo, Ottimo stato.

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Elmetto modello 1935 dell'esercito tedesco (Heer) con doppia decal. Nel classico colore verde mela del primo tipo, è stato prodotto dalla fabbrica "Eisenhüttenwerke" di Thale nella regione della Sassonia - Anhalt come indica la sigla ET al suo interno. Presenta il cerchio in alluminio rinforzato marcato e datato 1939, soggolo marcato con produttore e datato anch'esso 1939. I rivetti sono in alluminio mai toccati e sul cuoio della cuffia è riportato il nome del proprietario. Le decals sono proprie del produttore ET riconosciuto come il più grande ed importante produttore di elmetti durante il secondo conflitto mondiale. La stessa progettazione del modello 1935 sembra essere dovuta, per buona parte, proprio a questo produttore. Patina di uso molto bella. Completo ed omogeneo in ogni sua parte. Condizioni molto buone per una tipologia di elmo divenuta assai rara da reperire.  

Elmetto modello 1942 in colore verde, probabilmente utilizzato dall'unità di terra della Luftwaffe nota come Divisione Hermann Goering. Sul lato infatti si nota ancora la traccia dell'aquila della Luftwaffe rimossa come da disposizioni dell’Oberkommando. Questa Divisione operò su vari fronti tra cui quello italiano L’elmetto è completo. Il sottogola, originale e consono, risulta purtroppo danneggiato. Marcato internamente con numero di lotto, codice del fabbricante e taglia.

Elmetto modello 1942 mono decal per la Heer. Colore "feldgrau", tipico dell'esercito tedesco nella 2a G.M., presente quasi al 100%. Sul lato sinistro decal con aquila presente al 95%, successivamente per precise disposizioni gli elmetti venivano assegnati senza più insegne almeno per la Heer e la Luftwaffe. Completo di interno coevo in pelle marcato con la taglia e suo soggolo a cui purtroppo mancante della primo sezione. Sulla falda interna sinistra la sigla del fabbricante NS corrispondente a "Vereinigte Deutsche Nickelwerke AG" di Schwerte in Vestfalia, ed il nr. 62 indicante la misura in cm. dello scafo. Sul retro la sigla D264 quale numerazione del lotto di produzione o seriale. All'interno dello scafo, al centro timbro ovale di accettazione. Completo e non rimontato. Ottime le condizioni generali.

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Elmetto, del modello chiamato Gladiator,   in uso alla Luftschutz (Antiaerea)  dal 1940. Questi elmetti erano infatti destinati al personale addetto alla difesa aerea del Reich (R.L.B. - Reich Luftschutz Bund). L'elmo, di colore blu' scuro, ha sulla parte  frontale la decal presente al 98%. Completo di soggolo presenta, all'interno, una imbottitura in cuoio leggero. Sulla falda posteriore interna il marchio RL 2 - 38/28 e una scritta a decal indicante il prezzo di vendita: 8 marchi, le disposizioni di tutela e approvazione, la taglia: 57. In ottimo stato.

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Elmetto tedesco della 1a Guerra Mondiale modello 1916. Del tipo con cerchione in metallo è completo di ogni sua parte, importante soprattutto il soggolo originale del tipo in cuoio da pickelhaube. Colore presente al 100%. Bella patina facilmente amovibile per chi lo volesse. Ottime le condizioni per un elmo così completo e, per questo, di non facile reperimento.

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Elmetto modello 1940 per l'esercito (Heer). Si tratta di un mono-decal con aquila presente al 75%. Buona parte del colore sullo scafo e completo di sottogola marcato e datato del tipo in alluminio. Il marchio SE sulla falda interna sinistra indica che l'elmetto è stato prodotto dalla Sächsische Emaillier und Stanzwerke A.G di  Lauter in Baviera, cittadina situata non lontano dall'allora confine con la Cecoslovacchia. Accanto la taglia: 64. Sulla falda interna posteriore le iniziali incise del proprietario: E.D. ed il numero di lotto: 612. Interessante la patina del tempo presente su questo elmetto che, sicuramente, è stato utlizzato in combattimento. Buone le condizioni.

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Bell' elmo modello 1940 nel  tipico colore feldgrau presente nella sua totalità.  Marcato all'interno e sul soggolo. Scudetto con aquila dell'esercito (Heer) al 90%. Taglia grande. Oggetto raro per le condizioni ed in patina. Inequivocabile.

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Elmetto tedesco modello '40 per l'esercito (Heer). L'elmo ha una interessante ed affascinante patina dovuta all'uso in combattimento. Monodecal con aquila presente per molta parte. Senza soggolo. Marcato internamente, taglia grande ed in buono stato.

Elmetto completo modello 1935 per l’esercito. Purtroppo le due decals sono state abrase in epoca. Lo scudetto tricolore venne soppresso nel 1940 mentre nel 1943 venne soppressa l’aquila. Elmetti con doppie decals però sono stati distribuiti nelle fasi finali del conflitto quando, per rifornire le truppe, furono utilizzati gli elmetti a suo tempo immagazzinati. Probabilmente questo è uno di quelli a cui il proprietario ha abraso le insegne come da disposizioni. L’elmo è in ottime condizioni. Sulla cuffia di pelle interna la taglia 58 e le iniziali del proprietario H.G. Sulla falda interna il numero di lotto 4779 la sigla del fabbricante ET (Eisenhüttenwerk Thale / Herz) e la taglia 66. Soggolo originale e pertinente.

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Assolutamente non comune elmetto tedesco, detto " transizionale", per l'esercito (Heer). In questo caso trattasi, infatti, di uno scafo mod. 1916 austriaco, ricondizionato nel 1940 come può essere facilmente desunto dal colore feldgrau, dal cerchione interno in ferro e dalla unica decal. L'elmetto, numerato nella falda interna, è in condizioni esterne molto buone ed ha la decal presente per un buon 80%. Internamente l'elmetto è gradevolmente "vissuto". Uno degli attacchi del soggolo è rotto. Oggetto raro destinato sicuramente a collezionista di elmi "evoluto".

Elmo chiodato (Pickelhaube) per un ufficiale di cavalleria bavarese. Questo elmo è del tipo più antico rispetto a quelli usati all’inizio della 1a G.M. Bellisimo fregio frontale dorato del Regno Bavarese con leoni rampanti, corona e cartiglio con il motto: “In treue fest”. Soggolo in metallo dorato a “coda di gambero” tipico per gli ufficiali così come la cuffia per l’imbottitura interna. Una scritta è presente sulla falda posteriore. Condizioni molto buone.

Caratteristico elmo chiodato prussiano mod.1895, del 1916; costruito in pelle nera, presenta frontalmente il fregio prussiano in metallo brunito (aquila coronata ad ali spiegate, con cifra pettorale "FR", reggente scettro e globo, e nastro con motto "MIT GOTT FUR KOENIG UND VATERLAND" (con Dio per il Re e per la Patria); chiodo apicale con innesto a baionetta applicato sul camino sfiatatoio, il tutto fissato al coppo tramite 4 ribattini; il frontino, cucito anteriormente, presenta un bordo metallico e 2 bottoncini metallici laterali; rachide di rinforzo metallico posteriore, dall'apice al bordo inferiore del paranuca; coccarda imperiale a dx (nero bianco rosso), coccarda prussiana a sn (nero bianco nero) e soggolo in pelle nera con 2 fibbie metalliche ed innesti ad anello laterali per l'aggancio al centro delle coccarde. Interno in pelle violacea (rammendo in pelle biscotto sul lato sn) con imbottitura a 9 lembi della stessa pelle, tenuti in apice da stringa in pelle; circolo metallico nero in apice; timbri vari scarsamente leggibili: anno "1916" nella zona posteriore sn, rettangolo con "......... Sprung ........." posteriore dx, frontalmente la taglia "58" e sulla tempia sn il fregio del costruttore, costituito da una corona circolare (tipo corona ferrea) con scritta interna indecifrabile.

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Casco chiodato prussiano (pickelhaube) mod. 1896-1915 con chiodo smontabile. Utilizzato dall'esercito tedesco per tutto il 1914 e buona parte del 1915. Da notare l'omogeneità  d'invecchiamento delle parti metalliche che denota l'assoluta integrità ed originalità del pezzo e l'assenza di parti rimontate tra loro. Nella falda posteriore interna è visibile il timbro del reparto.

Pickelhaube per un Ufficiale Prussiano della riserva. Si tratta di un copricapo di tipo più vecchio rispetto a quelli utilizzati nella 1a G.M. Bella placca frontale con aquila imperiale, monogramma F.R. e Croce di Ferro per riservisti con motto : "Con Dio per il Re e la Patria - 1813". Soggolo a coda di gambero e cuffia interna tipici dei copricapi da ufficiale. Iscirizione sulla falda posteriore. Ottime condizioni.

Aquila da petto per giacca estiva appartenenti all'Associazione Reduci 1a g.m. (Kyffhauserbund). L'aquila era fissata alla giacca con lo spillo posteriore inserito in appositi occhielli di filo. Questo pemetteva, togliendo anche i bottoni e le altre insegne fissate in maniera all'uopo similare, di poter lavare la giacca estiva senza rovinare insegne e giacca stessa.L'aquila è in alluminio coniato e smaltato. Sul retro è marcata col numero "2" e con la scritta abbreviata : "ges. gesh." .Condizioni eccelenti.

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Brevetto ricamato, del secondo tipo, per pilota tedesco (Flugzeugfuhrer-Abzeichen). Questo fregio si cuciva sotto il taschino alto sinistro della giacca. In particolare questo fregio è stato staccato da una giacca del tipo "fliegerbluse" irrecuperabilmente distrutta. Buono stato.

Importante completo composto da pantaloni e giacca appartenuti ad un Colonnello di Cavalleria. In particolare si tratta del 18° Reggimento di Cavalleria del Wurttemberg, meccanizzato e destinato alla ricognizione. Giacca di modello più vecchio (Reichswehr) e pantaloni con rinforzi alle ginocchia. In perfette condizioni. Raro!

N.B. Cappello e cinturone non compresi, è però possibile acquistarli separatamente.

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Giacca corta della Luftwaffe, detta fliegerbluse, appartenuta ad un caporale dei reparti di volo o paracadutisti.Per reparti di volo si intende tutto il personale imbarcato sugli aerei della Luftwaffe compresi, appunto, i paracadutisti. La giacca è di taglia grande per l’epoca (50-52) ed è marcata all’interno sia sulla tasca interna a sinistra, come di regola, sia nella parte bassa con il numero di pezzatura della stoffa. Purtroppo anche se in ottime condizioni generali, la giacca presenta una leggera rasatura su alcune zone dovuta al passaggio di una tarma. 

Giacca a 4 tasche (tuchrock) per un sottufficiale della Luftwaffe. La tuchrock ( M35), fino al successivo avvento della fliegerbluse, era la giacca di servizio e di libera uscita per tutto il personale della Luftwaffe, ufficiali compresi. Dopo rimase come capo d’abbigliamento per situazioni più formali. La giacca che proponiamo, del secondo tipo visto che sono assenti le profilature (waffenfarbe) al collo, è appartenuta ad un sergente (unteroffizier) dei reparti di volo (imbarcati sui velivoli). Nella fattispecie uno “specializzato motorista”, come dimostra il brevetto ricamato sulla manica sinistra.  Aquila sul petto ricamata di secondo tipo. Ganci per la sospensione del cinturone ancora montati. Internamente sono presenti i marchi di accettazione della Luftwaffe (LBA), quelli del fabbricante con le misure del capo e quelli di reparto. La giacca è in buone condizioni, fatto salvo qualche leggero passaggio di tarma che ha rasato il tessuto in alcuni punti. Pezzo assolutamente non comune e montato d’origine. 

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Giacca corta in panno (Fliegerbluse), per un Caporale (Gefreiter) della Artiglieria Antiaerea della Luftwaffe (Flak), così come evidenziato dal colore rosso (waffenfarbe) delle mostrine e dalla bordatura delle spalline. Con l'acronimo tedesco Flak (flugabwehrkanone) erano indicati i cannoni destinati alla difesa contraerei. Per estensione spesso viene usato per indicare questa specialità dell'Esercito tedesco nella 2a G.M. Esternamente, così come all'interno, la giacca si presenta con una bella ed affascinante patina dovuta all'uso. Foderata col tipico raso color carta da zucchero, non risulta accorciata nè modificata. Completa in ogni sua parte è correttamente marcata nella parte interna sinistra. Taglia media. Più che buone le condizioni generali.  

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Giacca corta della Luftwaffe, detta fliegerbluse, appartenuta ad un sottufficiale dei reparti di volo o paracadutisti.Per reparti di volo si intende tutto il personale imbarcato sugli aerei della Luftwaffe compresi, appunto, i paracadutisti.Da notare il distintivo ricamato posto sulla manica sinistra, indicante il conseguimento del brevetto di specializzazione  per motoristi. Interessante la bordatura ulteriore del fregio realizzata con un cordone dorato che evidenzia, probabilmente, il raggiungimento di un livello superiore di preparazione nella specialità.

Il cinturone non è compreso nel prezzo.

Bella e rara giacca da parata tedesca (waffenrock) appartenuta ad un tenente della riserva della 7a Divisione Panzer Questa divisione ha avuto comandanti illustri come Hasso Von Manteuffel ed Erwin Rommel prendendo parte alla 2° G.M. dalla Campagna di Polonia del 1939 alle fasi finali del maggio1945. La giacca è veramente in ottime condizioni ed è marcata internamente. Cordone e cinturone non compresi ma acquistabili a parte.

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Giacca da sottufficiale, per la precisione un Hauptwachtmeister,  appartenente alla Schutzpolizei, come connota il filetto color verde chiaro. Dal 1935 la Schutzpolizei fu incorporata nell'Esercito (Herr) sotto  il cui diretto controllo operava. Sopra il taschino in alto a sinistra sono presenti i passanti per la barretta dei nastrini, mentre sul cannoncino della tasca troviamo i passanti per una decorazione. All'interno della tasca sinistra in basso, è presente l'asola per il passaggio della daga. Fatte salve alcune camolature sotto il colletto, peraltro non visibili a colletto abbassato, la giacca non ha difetti. Cappello e cinturone non sono compresi. Sono però reperibili sempre su questo sito.

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Bella giacca doppiopetto da Ufficiale della Marina  tedesca (Kriegsmarine). La giacca, in cordellino pesante blu scuro, apparteneva ad un Capitano di Corvetta (Korvettenkapitan). Sul taschino e subito sotto si notano i passanti per i nastrini e le decorazioni: molto probabilmente una Croce di Ferro di 1a classe ed un distintivo di specialità. Interessante l'etichetta sartoriale al suo interno. Taglia medio-grande. Perfetta.

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Giacca per un caporalmaggiore (Obergefreiter) di fanteria tedesca modello 1940. La giacca non è stata accorciata, come dimostra la corretta misura della tasca portamedicazione interna. Lo stato d'uso dell'indumento ci dice che è stato utilizzato sicuramente in combattimento. Marcato correttamente all'interno. Oggetto interessante e di grande fascino.

Giacca estiva in tessuto di cotone a "spina di pesce" (Drillich) per un Tenente di Amministrazione (Beamte) così come indicato dal tipo di spalline e di insegne di grado. La giacca ha 4 tasche di cui le superiori con cannoncini e le inferiori a scomparsa. Marchi sono presenti sul risvolto interno  destro. Gli attributi, aquila compresa, sono inequivocabilmente cuciti d'epoca. Questo capo è stato reperito recentemente in Austria. In condizioni generali eccezionali.

N.B.: La bustina, il cinturone e la fondina non sono compresi nel prezzo.

Giacca (Feldbluse) estiva in cotone per Polizia tedesca branca Vigili del Fuoco (Feuerwehren). Appartenuta ad un sottufficiale, per la precisione un primo maresciallo (Zugwachtmeister), è del modello in uso, secondo regolamento, dal 1943 al 1945. Sulla manica sinistra la tipica aquila ricamata in rosso con sopra indicata la località in cui effettuava servizio. La giacca è usata ma in buone condizioni.

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Bella e  non comune giacca modello 1936 per un sottufficiale (feldwebel) di cavalleria. In particolare questo sottufficiale apparteneva al 6° Reggimento di Cavalleria di stanza a  Schwedt nel Brandeburgo. Successivamete il reparto fu trasferito a Darmstadt nell'Hessen. Per la mobilitazione di guerra fu trasformato in reparto di ricognizione. Il colore giallo-arancione delle mostrine e delle spalline confermano l'appartenenza (waffenfarbe). La giacca è in eccellenti condizioni fatta salva una tarmatura sotto il colletto e all'interno della tasca destra. Esiti del tempo assolutamente non visibili dall'esterno, sono però garanzia di assoluta originalità. 

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Giacca modello '36 per Capitano di Artiglieria della Heer. Sul petto sono presenti i passanti per la barretta dei nastrini delle decorazioni ed, all'occhiello, il nastro della Croce al Merito di Guerra con spade (Verdienstkreuz mit swerten). All'interno, l'attacco per lo spadino da ufficiale che usciva da una asola all'interno della tasca sinistra in basso. Giacca in perfette condizioni, fatta accezione per qualche leggerissima macchia dovuta alla normale usura. Cappello e cinturone non sono compresi, sono però reperibili sempre su questo sito.

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Giacca in panno truppa modello '43 per truppe corazzate. Spalline con profilatura rosa proprio della specialità. Fori per ganci sostieni cinturone chiusi in epoca. Buone condizioni generali.

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Giacca da campo estiva in tela di cotone "Schilfgruner Drillich Felddienstanzug" da soldato delle trasmissioni. La giacca, nel tipico tessuto con trama "a lisca di pesce" nella varietà di colore tendente al verdepetrolio, non è mai stata accorciata ne'  al fondo nè alle maniche. Ben marcata all'interno porta ancora integra la tasca per il pacchetto di medicazione ed i ganci di sospensione per il cinturone. Ottimo stato di conservazione.

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Affascinante giacca corta (fliegerbluse) per un Ufficiale tedesco della artiglieria contraerea Flak (FlugabwehrKanone). La patina e le condizioni indicano che si tratta di un capo pesantemente utilizzato al fronte. Sul lato destro, in basso, si notano due asole atte al fissaggio di una decorazione. Le evidenti riparazioni sono state effettuate in epoca. Aquila in canottiglia, cordoncino argentato sul colletto e spalline sono gli attributi di un Tenente (Oberleutnant) della Luftwaffe ruolo Flak. Pezzo inperdibile per chi ama gli oggetti "di sapore".

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Giaccone mimetico "double-face" (autunno/inverno) in dotazione alle Waffen SS. Assolutamente originale, il capo è in veramente buone condizioni, sono presenti alcune piccole riparazioni effettuate in epoca esiti dell'uso in combattimento. I colori autunnali sono ancora carichi e brillanti. In merito alla sua rarità, il capo si commenta da solo.

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Rarissimo paio di pantaloni, in superbe condizioni, in uso alle truppe montate del III Reich. Realizzati su modello '43 portano i tipici rinforzi in cuoio grigio. Marcati internamente. Eccezionale completamento della giacca da truppa mod. '36 da cavalleria presentata in questa stessa sezione. Imperdibili!

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Bretelle a "ypsilon" in cuoio (Koppeltraggestell). Adottate nel 1939 erano parte integrante dell'equipaggiamento del fante tedesco nella seconda guerra mondiale. Marcate sul retro col marchio Rbnr. e l'anno di produzione: 1944. Perfette.

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Bretelle ad ypsilon in cuoio nero realizzate per equipaggiare gli  appartenenti alla Gioventù Hitleriana.

Omologhe di quelle, ben più massicce, in uso all'esercito tedesco nelle 2a G.M. sono marcate con la scritta: "Croupon - RZM - L5/2/39".

Anche i moschettoni portano la loro marcatura.

Condizioni ottime, estremamente rare.

Passanti per cinturone non compresi.

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Bretelle "a ypsilon" tropicali in canapa. Prodotte dal 1940 in poi, furono realizzate per equipaggiare le truppe impegnate sul fronte africano (DAK) dove il cuoio, causa le forti escursioni termiche, poteva dare problemi. Negli ultima due anni di guerra, causa la penuria di cuoio, furono utilizzate su tutti i fronti. Sono marcate col nome del fabbricante e l'anno di produzione (1942) sul cuoio sottostante l'anello metallico di raccordo. Marcati anche gli attacchi metallici. Complete ed in buone condizioni.

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Bretelle in cuoio ad ypsilon del tipo leggero per paracadutisti e cavalleria.  Le bretelle sono del primo tipo, infatti hanno la pattina protettrice in cuoio del gancio posteriore, ed all'interno sono marcate con l'anno di fabbricazione ed il nome del produttore. Come si può evincere dalle foto sono complete ed in ottimo stato.

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Cinturone con fibbia in alluminio della Croce Rossa tedesca (DRK - Deutsche Rote Kreuz). Marcata sia la fibbia che la relativa pattattina in cuoio, marcato anche il cinturone sul tipico aggancio, diverso da quelli della in uso nella Heer e nella Luftwaffe. Questo tipo di attacco di forma rettangolare era utilizzato spesso sia appunto dai reparti della DRK che da quelli della Polizei. Stato di conservazione del cinturone ottimo in tutte le sue parti, cuoio morbido ed elastico.

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Questo cinturone, con fibbia ed ardiglione in alluminio, era dato in uso alla truppa ed ai sottufficiali della Luftwaffe (Aereonautica Tedesca) nella 2a G.M.

Sulla fibbia sono ancora visibili tracce di verniciatura bluastra.

Il cuoio del cinturone e la pattina della fibbia risultano marcati. 

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Cinturone e fibbia da parata per Funzionario del Ministero delle Attività Estrattive (miniere) tedesco. Nella Germania nazista tutte le attività, anche quelle pubbliche, erano militarizzate. Lo dimostra questo rarissimo cinturone per Dirigente la cui fibbia, realizzata in due parti in ottone, riporta il simbolo di quel Ministero. Il cuoio è marcato internamente con la numerazione RZM, la taglia e presenta alcune scritte a matita. Condizioni ottime. Veramente inconsueto.

Cinturone da parata in broccato di alluminio (Feldbinde) per Ufficiale dell'Esercito tedesco (Heer). Il cinturone, introdotto solo ad uso degli ufficiali nel 1937,  era rivestito in velluto per non rovinare il tessuto dell'uniforme da parata. All'interno il cuoio è marcato con il numero della taglia: 115. Completo ed in ottimo stato.

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Cinturone da truppa del RAD (Reich Arbeits Dienst-Servizio del Lavoro) con fibbia in alluminio. La fibbia,  realizzata su disegno dal famoso designer dell’epoca  Egon Jantke, è del primo tipo e fu adottata nel 1936. Sul retro di essa sono visibili l’anno di produzione (1936) e la sigla del produttore LGS (Gottliebe&Sohne) di Oberstein in Renania. Interessante è la doppia pattina in cuoio, anch’essa marcata in ovale con anno e fabbricante e sul retro con una “A”, così realizzata per proteggere la stoffa della giacca dal continuo sfregamento del metallo. Il cinturone in cuoio, marcato “102”, ha l’ardiglione in alluminio e presenta una doppia cucitura effettuata in epoca. Il tutto in ottimo stato.   

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Cinturone da truppa in uso nell'esercito tedesco (Heer) durante il secondo conflitto mondiale. Fibbia in alluminio con tracce di vernice feldgrau sul fronte e sul retro, pattina della medesima marcata. Cuoio con attacco in alluminio anch'esso con tracce di vernice. Ottimo stato, omogeneo nella patina del tempo, "da campo".  

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Cinturone da ufficiale, color marrone, di foggia prebellica (modello 1936). Altezza 5,5 cm. Aggancio posteriore per tracolla (anche se abolita nel 1939), rivestito di panno azzurro anti sfregamento. Lunghezza 1 mt. Completo di passante, marcato sul cuoio del retro-fibbia ." Springer & Co. - Berlin - 1942". Produzione privata. Ottimo stato di conservazione.  

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Cinturone con fibbia in acciaio  per membri della Jungvolk (J.V.) tedesca. Questa organizzazione giovanile, facente parte della Gioventù Hitleriana (H.J.), inizialmente inquadrava ragazzi di età compresa tra i 10 ed i 14 anni. Dal 1939 vi dovevano aderire obbligatoriamente tutti i giovani fino ai 18 anni. La fibbia è marcata posteriormente: RZM U.E. 72 mentre il cinturone in cuoio, del tipo con attacco "politico", è marcato internamente : J.V. Ausfg. 2 L 2/24. Cinturone non comune ed in buonissime condizioni.

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Questo cinturone con fibbia e ardiglione squadrato, tipico per Polizia e Croce Rossa, in alluminio era utilizzato dalla truppa e dai sottufficiali della Polizia tedesca (Polizei) nella seconda guerra mondiale. La pattina della fibbia, l'ardiglione ed il cinturone sono marcati. Ottime le condizioni.

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Interessante cinturone e fibbia per truppa e sottufficiali delle SA. Fibbia in due pezzi con fregio metallico su base di ottone. Il cinturone e del tipo "politico" con stampata la misura: 75, il codice RZM è presente sulla pattina interna, ed il nome del proprietario è scritto a mano. Interessante l'appartenenza del propritario ad una Standarte delle  SS. Ciò dimostra come questo tipo di cinturone potesse essere usato indistintamente sia da appartenenti alle SA che alle SS. Condizioni molto buone.

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Cinturone politico, con fibbia del secondo tipo, del NSBO (Nationalsozialistische Betriebszellenorganisation) ovvero l'organizzazione dei gruppi politici all'interno delle fabbriche tedesche. Fondato nel 1928 fu definitivamente assorbito nel 1935 dal ben organizzato e meglio rappresentato DAF (Deutscharbeitfront) Fronte Tedesco del Lavoro. La fibbia è in due pezzi, fregio in alluminio su base di ottone, ed il cinturone in cuoio è marcato con la misura della lunghezza: 75. In ottime condizioni.

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Cinturone in cuoio per membri politici dell'NSDAP. La fibbia dorata metallica è marcata RZM (Reich Zeug Masterei) M (metallo - metall) 4/24 corrispondente al fabbricante Friedrich Linden di Ludenscheid in Westfalia. All'interno del cuoio è ancora visibile il nome del proprietario ed il marchio RZM L (cuoio - leder) 4/2614/39 Kernstuck. Lunghezza della cintura: 110 cm., vestibilità reale: 100 cm. Perfetto.

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Cinturone da truppa dell' esercito tedesco (Heer) con fibbia in metallo verniciata. Questa è marcata sia sul retro che sulla pattina in cuoio con le indicazioni del fabbricante e l'anno di produzione: 1940. Anche il cinturone, con ardiglione anch'esso in ferro verniciato nello stesso colore della fibbia, è marcato con la misura della sua lunghezza:  90 (cm.) . Condizioni al pari del nuovo.

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Cinturone tropicale da truppa con fibbia in ferro verniciato. In canapa verde la cintura, la sua bandella interna ed anche la  pattina della fibbia. Marcato 1942 è un, non comune, esempio di cinturone usato dalla Deutsches Afrika Korps (DAK).  

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Cinturone tedesco 2a G.M. da truppa continentale fronte sud o fronte africano. Destinato alla truppa ed ai sottufficiali. Fibbia in ferro con buona parte della pitture verde presente, marcata sul retro così come la sua pattina in cuoio. Cinturone in canapa marcato con ardiglione verniciato nello stesso colore della fibbia. Condizioni molto buone per un oggetto non comune.

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Custodia in cuoio per batteria da apparato telefonico campale tedesco. L'operatore radio-telefonico la portava agganciata al cinturone ed alle cinghie ad " Y ", come dimostrano i due passanti e l'anello metallico posteriori. Chiusura a molla funzionante. Completa e perfetta.

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Custodia in cuoio, del primo tipo, per binocolo tedesco " dienstglass" 6x30 ingrandimenti. La custodia è completata dalla rara fibbia laterale per l'aggancio della tracolla. Sulla striscia in cuoio a molla per l'apertura, tuttora funzionante, si trova un bottone di forma piramidale in ottone per facilitare la presa. La custodia è in buono stato.

Fibbia partigiana 2a g.m. Si tratta di una preda bellica riutilizzata dai partigiani comunisti jugoslavi. La fibbia tedesca in ferro, del secondo tipo, ha ancora tracce di colore ed è marcata al suo interno. La stella rossa, del tipo in uso all’esercito sovietico, era da porsi sul berretto a visiera. Oggetto curioso ed estremamente raro.

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Fondina in cuoio nero per pistola Luger P08. La fondina è stata usata nella 1a Guerra Mondiale, come dimostra la data "1916" stampigliata frontalmente. Nello stesso marchio anche il nome della ditta produttrice "Brehme" , azienda tuttora operante fondata nel 1825, e la città dove era sita "Hildesheim" nella regione dell'Hannover. Passanti del cinturone mai sostituiti e cuciti d'epoca. Completa ed originale in ogni sua parte. In ottimo stato.

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Fondina a bauletto in cuoio nero per pistola tedesca Luger P08. Sul retro sono ancora visibili i marchi del produttore ed il waffenamt che ne datano l'uso nel secondo conflitto mondiale. Cinghietto per l'estrazione rapida e custodia per chiavetta presenti. Il cuoio è ancora morbido ed elastico. In condizioni molto buone.

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Bella fondina in cuoio marrone per pistola Luger P08 utilizzata nella 2a g.m.. Tutte le cuciture sono originali così come i passanti per il cinturone. Marcata sul retro con waffenamt, nome del fabbricante ed anno di produzione:1938. Completa e perfetta.

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Fondina in cuoio nero per pistola Walther P38. All'interno è ancora presente il laccio per l'estrazione rapida. Sul retro sono visibili : il waffenamt WaA145, l'anno di fabbricazione 1943 e  la sigla jln relativa al fabbricante " Deutsche Lederwerkstatten G.m.b.H. di Pirmasens (Renania-Palatinato), Margarethenstrasse 3". In perfetto stato. 

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Fondina in cuoio nero per pistola tedesca Walther P38. Marcata sul retro con la data di fabbricazione 1940, la sigla del produttore JKB corrispondente alla ditta:  "Empacher & Karlish, Bootswerft, Konigsberg/Pr., Altstadt. Holzwiesestrasse" in Prussia ed il waffenamt corrispondente. La fondina è in più che discrete condizioni generali, fatta eccezione per una leggera "sbucciatura" sul fondo. Il cuoio è ancora morbido ed elastico. Cinghietto per l'estrazione rapida presente.   

Fondina tedesca in cuoio nero per pistola Browning High Power Fn 35.  Questa famosa pistola fu brevettata nel 1927 negli Stati Uniti. La Fabrique Nationale (Fn) di Herstal, fabbrica d'armi statale belga, acquistò, in seguito, il brevetto e ne migliorò il progetto, aggiungendo, tra le altre cose, il caricatore bifilare da 13 colpi.  Nel 1940, dopo la capitolazione del Belgio, la fabbrica venne occupata dai tedeschi, che ne continuarono la produzione, denominandola Pistole 640(b). La fondina si presenta con una interessante patina d'uso e non è mai stata ricucita. Sotto il cinghietto di chiusura riporta la sigla CLG corrispondente al fabbricante: "Melzig Ernst lederwaren - Breslauer Str. 169-173" di Liegnitz in Slesia, presente anche l'anno di fabbricazione: 1943. 

Fondina tedesca in cuoio nero per pistola Browning High Power Fn 35. Questa arma entrò a far parte dell'equipaggiamento tedesco dopo la occupazione del Belgio, paese dove era prodotta. La fondina, in perfette condizioni, è marcata con il codice del produttore "dla" corrispondente alla ditta : "Barth Karl Militareffektenfabrik" della cittadina renana di Waldbrohl/Rhld. Sono inoltre presenti il relativo waffenamt e la data di produzione : 1943.

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Gavetta del tipo grande destinata ai reparti politici combattenti: SA, SS, HJ, RAD, Polizei ... Questa gavetta del tipo in alluminio, che ricalcava il modello in uso nella 1a G.M., aveva una capacità di 2,5 litri maggiore quindi del modello standard in uso a tutti gli altri reparti della Wermacht. I primi modelli erano dipinti in nero ma dal 1941 venivano tinteggiati in verde. I due pezzi, che la compongono,  hanno la stessa marcatura a dimostrazione che, come invece spesso accadeva, non sono mai stati separati. Il marchio RZM (Reichzeugmasterei) conferma la sua destinazione ai reparti politici militarizzati. Condizioni prossime al nuovo. 

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Pettine in bachelite confezionato in cartone propagandistico. In particolare questa confezione era destinata ai membri delle truppe corazzate come dimostra l'immagine del soldato  al centro in uniforme nera e casco paracolpi. Questo tipo di articoli, acquistati privatamente dai militari, erano in vendita presso gli spacci delle caserme e presso i negozi di articoli militari. Buono lo stato di questa vera curiosità.  

Il porta mappe in cuoio (Meldekartentasche), modello M1935, era dato in uso agli ufficiali, ai comandanti di plotone, agli osservatori di artiglieria ed ai portaordini motorizzati. Da portarsi attaccato alla cintura, oltre alle cartine topografiche, conteneva tutto quanto era necessario alla scrittura, alla lettura e misurazione delle carte, bussola compresa. Quello che vi proponiamo era originariamente in colore marrone chiaro come prescritto nei primi modelli, successivamente tinteggiato in nero per esigenze belliche. Infatti all’interno è marcato con la data 1938 ed il nome del fabbricante avente sede a Neu Ulm in Baviera. Buono stato.

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Set di posate in alluminio da mensa ufficiali Heer. Marcate ed in buono stato.

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Set di posate in alluminio da mensa ufficiali Luftwaffe. Marcate ed in buono stato.

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Sospensione in cuoio e metallo per sciabola da ufficiale. Questa sopensione, a sua volta collegata con altro moschettone posto all'interno della giacca sul lato sinistro, permetteva, attraverso una apertura interna alla tasca sinistra, di portare la sciabola senza indossare il cinturone. Erano di diversi modelli e lunghezze: marroni per ufficiali, nere per sottufficiali anziani. Ottimo lo stato di conservazione. 

ZAINETTO PER BASTINO TEDESCO "A" DA ASSALTO. QUESTA PICCOLA SACCA VENIVA FISSATA NELLA PARTE BASSA DEL  BASTINO. CONTENEVA RAZIONI, KIT PULIZIA PER ARMI E ALTRE DOTAZIONI. QUESTO MODELLO, IN PARTICOLARE, ERA DEL TIPO PER FRONTE SUD O AFRICA AVENDO TUTTE LE PARTI IN CANAPA E NON IN CUOIO. MARCATO INTERNAMENTE. IN CONDIZIONI MOLTO BUONE. DI NON FACILE REPERIMENTO.    

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Zaino speciale per operatore radio e segnalazioni dell'esercito tedesco della 2a G.M. (Fernsprechtornister). Simile al mod. 39 con copertura in pelo di cavallo, era leggermente più grande e rinforzato con telaio interno in legno. Ne esistevano di tre modelli diversi e così numerati. All'interno venivano posti accessori e attrezzature diverse secondo le necessità di utilizzo. Sul retro il codice del fabbricante "hjg" corrispondente a "Kimnach & Brunn, fabrik fur Heeresaus-rustung" di Kaiserslautern nella regione tedesca della Renania-Palatinato, il waffenamt WaA841, l'anno di fabbricazione 1942. Sulle cinghie di trasportoil marchio del loro produttore : " A. Kind" di Hunsting e l'anno 1940. Raro ed in ottime condizioni. 

Zuppiera tedesca in porcellana per mensa ufficiali. Prodotta in Cecoslovacchia durante l’occupazione tedesca dalla prestigiosa ed antica ditta Thun, fondata nel 1794, azienda tuttora operante nel settore. Tipicamente tedesche le maniglie con decoro a forma di testa di leone.  Sulla base è presente l’aquila dell’Esercito (Heer), il marchio del fabbricante e la data di produzione 1939. Oggetto integro e assolutamente utilizzabile anche ai giorni nostri. Lavabile in lavastoviglie.

Nella nostra collezione sono presenti anche posate, piatti fondi e piani, piattini, salsiere, fiamminghe e vassoi. Tutti oggetti originali marcati Heer o Lufwaffe. Contattateci per maggiori informazioni.

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Ghette (Gamschen) da truppa in canapa, color marrone chiaro. Forse il loro colore indica il possibile utilizzo sul fronte africano o comunque il teatro di guerra del Mediterraneo. Furono introdotte nell'agosto del 1940, causa la penuria di cuoio. Condizioni eccellenti.

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Scarponcino in cuoio marrone per appartenenti alla Gioventù Hitleriana (Hitler Jugend). La suola in cuoio è chiodata. Taglia 35 circa. Mai indossati. Perfetti e molto rari.

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Scarponcini utilizzati dalle truppe alpine tedesche (Gebirgsjager) nella seconda guerra mondiale. Realizzati in cuoio marrone, hanno la regolamentare chiodatura della suola ed il tipico giro di feltro alla caviglia. Lacci assenti. Misura medio-piccola. In buono stato.  

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Stivali chiodati da truppa dell'esercito tedesco nella 2a g.m. Gli stivali sono stati di recente restaurati con abilità. Misura 42. In ottimo stato.

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Bella barretta composta da cinque medaglie. Da sinistra: medaglia per 12 anni di buonservizio nell'Esercito di 3a classe, medaglia per 4 anni di buonservizio nell'Esercito di 4a classe, medaglia commemorativa annessione dei Sudeti con barretta del Castello di Praga, croce per buon servizio nella Polizia Doganale di frontiera, croce al merito di guerra di 2a classe. Ottime le condizioni generali.

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Barra da petto composta di quattro medaglie: croce di ferro di 2a classe 1a g.m., croce al merito militare di Baviera (Ludwig II - 1866), croce ricordo 1a g.m., medaglia anzianità servizio bavarese. Buono stato.

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Cordone per tiratore scelto dell'Esercito tedesco ( Schutzen Abzeichen des deutschen Heeres) del 1° tipo. Istituito con ordinanza del  29 giugno 1936 era destinato a tutti i soldati e sottufficiali con esclusione degli ufficiali. Si fissava superiormente ad un bottone posto sotto la spallina destra, inferiormente al secondo bottone, dall'alto, della giacca. Erano previsti 12 crescenti livelli di riconiscimento, questo era di 1° livello.

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Cordone per tiratore scelto dell'Esercito tedesco ( Schutzen Abzeichen des deutschen Heeres) di 5° livello. Istituito nel 1936 era destinato a tutti i soldati e sottufficiali con esclusione degli ufficiali. Si fissava superiormente ad un bottone posto sotto la spallina destra, inferiormente al secondo bottone, dall'alto, della giacca. Erano previsti 12 crescenti livelli di riconoscimento.

Cordone ornamentale per Tiratore Scelto appartenente all'Artiglieria tedesca, come dimostrano in due proiettili argentati. In questo si differenziavano, infatti, i cordoni destinati agli artiglieri da quelli per fanteria che avevano, al posto dei proiettili, delle ghiande. Ne esistevano di vari livelli, crescenti da 1 a 12, secondo la bravura del tiratore. Quello qui presentato è di 3° livello. Ottimo stato per un cordone di non facile reperibilità. 

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Cordone per tiratore scelto dell'Esercito tedesco ( Schutzen Abzeichen des deutschen Heeres) di 6° livello. Istituito nel 1936 era destinato a tutti i soldati e sottufficiali con esclusione degli ufficiali. Si fissava superiormente ad un bottone posto sotto la spallina destra, inferiormente al secondo bottone, dall'alto, della giacca. Erano previsti 12 crescenti livelli di riconoscimento.

Croce al Merito di Guerra con spade di 1a classe. La famosa decorazione tedesca della 2a G.M., qui proposta, è accompagnata dalla sua scatola originale. Venne istituita da A.H. nel 1939 per i militari che si erano particolarmente distinti al fronte ma che comunque non avevano meritato la Croce di Ferro. Quella qui presentata è marcata sulla barra posteriore di fissaggio col numero "62" che corrisponde al fabbricante "Kerbach & Oesterhelt" di Dresda A1 in Sassonia cosi come anche riportato all'interno del suo cofanetto. In ottime condizioni.

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Croce al merito di guerra, senza spade, in bronzo con busta e nastro originale. Le croci senza spade venivano conferite ai miltari non al fronte ed ai civili meritevoli. La busta, col nome del produttore, non è di facile reperimento. Buono lo stato di conservazione.

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Croce d'onore per le madri tedesche (Ehrenkreuz der deutschen Mutter) in bronzo (terza classe). L'onorificenza venne creata da Adolf Hitler il 16 dicembre 1938 per premiare le madri di famiglie numerose. La terza classe, bronzo, era destinata alle madri con 4-5 figli. La medaglia è completa con la sua busta originale. Sul retro di questa l'indicazione del fabbricante. Buono stato.

Croce di ferro tedesca di seconda classe completa di sua busta originale. Questa decorazione, istituita nel 1813 dal Re di Prussia Federico Guglielmo III, era concessa ai militari che avevano dimostrato particolare coraggio nelle azioni di guerra. La croce che qui presentiamo è stata prodotta dalla ditta "Carl Forster & Graf" di Swabish Gmund nella regione tedesca del Baden Wuttenberg. Condizioni perfette.

Attestato e distintivo per combattimenti a terra della Luftwaffe rilasciato al caporalmaggiore Heinrich Schwiesselmann appartenuto al 32° reggimento della 5a divisione paracadutisti. L'attestato, con la tipica foratura per l'archiviazione, è timbrato e firmato dal colonnello comandante. Il distintivo, del tipo fine guerra, è in un sol pezzo. L'unità in cui ha combattuto Schwiesselmann  si è distinta in Normandia, in Olanda, nelle Ardenne e nella difesa della Germania. L'onoreficenza gli è stata concessa appunto nell'ultimo periodo. 

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Distintivo della Kriegsmarine per gli Incrociatori Ausiliari. Prodotto da Roudolf Souval, come indica la sigla "R.S." sul retro, veniva assegnato al personale navigante, su navi mercantili armate, ferito o che si era particolarmente distinto durante le operazioni. Queste potevano riguardare pattugliamento acque nemiche, guerra di corsa, rifornimento e supporto delle unità da guerra. Il distintivo qui proposto è del tipo prodotto durante l'ultimo periodo di guerra. Tracce della doratura sono ancora presenti. Durante la 2a G.M. ne furono assegnati circa 1.500. Non comune.

Distintivo della Marina tedesca (Kriegsmarine) Flotta d'Alto Mare. Istituito nel 1941, è stato prodotto dalla ditta Friederch Orth di Vienna, come indica la sigla sul retro. Era concesso al personale imbarcato da almeno un anno che si era particolarmente distinto o ferito o ucciso in azione. Veniva concesso anche a chi aveva partecipato ad almeno due azioni nei mari presso l'Islanda. Distintivo raro in buone condizioni.

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Distintivo sportivo in bronzo con attestato concesso al sottufficiale della Luftwaffe Karl Rung. Questo riconscimento ( D.R.L. = Deutsche Reichsauszeichnung fur Leibesubungen) veniva rilasciato a cura del Reichsportamt, l'organizzazzione all'interno del Reich che sovrintendeva alle attività sportive. Reistituito nel 1933 e regolamentato nuovamente nel 1937 era concepito come riconoscimento della buona preparazione fisica e atletica del decorato con particolre attenzione al mantenimento della stessa negli anni a seguire. Ne esistevano tre classi: oro, argento e bronzo. Quella in bronzo qui presentata era concessa a soggetti che curavano questo aspetto dai  18 ai 32 anni.   Il distintivo è marcato sul retro con l'abbreviazione D.R.G.M. (Deutsches Reich - Gebrauchsmuster = marchio depositato) n. 35269 e col nome del fabbricante: "Hensler" di Pforzheim nel Baden-Württemberg. L'attestato, composto di più pagine, è completo.

Distintivo sportivo per SA in bronzo (SA-Sport-Wehr-Abzeichen in bronze). In metallo coniato e spilla al verso. Marcato posteriormente col nome del produttore: " Berg & Nolte A.G." di Ludenscheid e col marchio delle forniture ufficiali per le SA. Ottimo stato.

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Medaglia al merito di guerra con nastro e busta originali. Questa medaglia fu istituita il 19 agosto del 1940 e rappresentava il livello più basso di riconoscimento della serie delle Croci al Merito di Guerra tedesche. Veniva assegnata ai soldati non combattenti ed ai civili. Vale la pena ricordare che molte  donne lavoratrici impegnate per lo sforzo bellico, specie nelle fabbriche di munizioni, ricevettero questa decorazione. Sul retro della busta il nome del fabbricante. In perfette condizioni.

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Portasigarette in metallo argentato personalizzato con distinitvo feriti color nero (Vervundeten-Abzeichen in schwarz), concesso durante la 1a guerra mondiale. Molto probabilmente appartenuto ad un richiamato nel secondo conflitto. Interessante iscrizione a matita all'interno datata '43. Curiosa dotazione personale in buonissimo stato.

Portasigarette in metallo con fregio per feriti, classe argento, del tipo utilizzato dalla Legione Condor della Luftwaffe (Verwundetenabzeiche del Legion Condor). La Condor è stata una unità dell'aereonautica tedesca impiegata durante la guerra civile spagnola in supporto alle forze nazionaliste di Francisco Franco. Il portasigarette è stato fabbricato in Austria e, così come per molti altri oggetti prodotti anche in Germania nello stesso periodo, era destinato anche all'esportazione. Per questo la scritta in inglese che non indica una produzione postbellica. Oggetto curioso utilizzato sicuramente da un reduce. Buone condizioni.

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Scudetto da braccio, omerale, Krim (Krimschild). Questa decorazione fu istituita il 25 luglio del 1942 ed era destinata alle truppe, di ogni ordine e grado, che si erano distinte nel teatro di guerra rappresentato dalla penisola di Crimea (Fronte dell'Est) tra il 21 settembre 1941 ed il 4 luglio 1942. Il colore del panno (feldgrau) su cui è fissato ci indica che era destinato ad elementi appartenenti all'Esercito (Heer).

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Scudetto da braccio, omerale, Kuban (Kubanschild). Questa decorazione fu istituita il 21 settembre del 1943 ed era destinata alle truppe, di ogni ordine e grado, che si erano distinte nella difesa della testa di ponte posta lungo il fiume Kuban (Fronte dell'Est) tra il 1° febbraio 1943 ed il 9 ottobre 1943. Il colore del panno (feldgrau) su cui è fissato ci indica che era destinato ad elementi appartenenti all'Esercito (Heer).

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Scudetto omerale commemorativo della battaglia di Narvik per i membri della Kriegsmarine. Disegnato dal famoso artista Richard Klein su preciso incarico di A.H., veniva cucito sulla manica sinistra dell'uniforme e fu assegnato a tutti coloro che parteciparono alla campagna di Narvik, Norvegia, svoltasi tra l'aprile ed il giugno del 1940. Ne furono assegnati in totale ai partecipanti delle tre armi (Heer, Kriegsmarine e Luftwaffe) circa 8.577. Solo per la Marina lo scudetto era dorato. Condizioni ottime per una decorazione non comune.

Tabacchiera in metallo argentato con applicato distintivo sportivo (Reichssport-Abzeichen DRA). Il distintivo, del secondo modello, è in bronzo. Esistevano anche in argento e oro secondo il livello di merito. Non essendo caricato con croce uncinata, era forse destinato al personale non militare. Oggetto personalizzato per questo curioso e inusuale.

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Edizione originale del "Mein kampf" (La mia battaglia) di Adolf Hitler. questa edizione è stata stampata nel 1943. Nome del proprietario all'interno. Completo di tutte le sue pagine. Rilegato in pelle. Buono stato.

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Edizione relativa al 1940 della famosa rivista "Die Wehrmacht". Formato del libro 15x21 cm., copertina in cartone telato, 320 pagine, oltre 300 illustrazioni in bianco e nero, con notizie in lingua tedesca provenienti da tutti i fronti di guerra. Una raccolta di alto valore storico-documentario. In buono stato.

Interessante blocco di attestati, con relative medaglie, appartenuti al sottufficiale, in seguito promosso ufficiale, Hans Meyer.

In particolare: attestato per assegnazione  cordone tiratore scelto (10/11/1938), attestato con medaglia per dislocazione alla difesa della Linea Sigfrido (20/03/1940), attestato con medaglia per partecipazione campagna fronte russo 1941/42 (13/08/1942), attestato con medaglia per assegnazione croce al merito di guerra (01/09/1943).

Il cordone di tiratore scelto, non appartenuto all'intestatario, può essere acquistato a parte. 

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Interessante blocco di documenti appartenuti al Matrosenobergefreiter (sottocapo) Wilhelm Haug nato a Engslatt presso Stoccarda. Il blocco è composto da soldbuch, piastrino,  due tessere di iscrizione alla Gioventù Hitleriana, attestato di concessione per distintivo  ferite nero, attestato di concessione della Croce di ferro di 2a classe. Il primo attestato è firmato dal Capitano di Corvetta (Korvettenkapitän z.V.) Dr.phil. Heinz Stamer  Comandante della 8a Vorposteflottille dal giugno 1940 al Marzo 1945. Mentre il secondo è firmato dal Contrammiraglio e Comandante in Capo per la sicurezza del Mar del Nord (Konteradmiral und Befehlshaber der Sicherung der Nordsee) Ernst Lucht,  in comando dall'aprile 1943 al gennaio 1945. Le Verpostflottille erano unità composte da motovedette il cui compito era, tra l'altro, la protezione dei convogli,  lo sminamento, le missioni di ricognizione e combattere la eventuale flotta di invasione. Nel soldbuch (pagina n.4, rigo 1) oltre alle citate decorazioni,  Haug era stato autorizzato a portare anche il distintivo della Verposflottille (Vp. abzeichen).

Foto originale con bilglietto scritto a mano e firmato da H.Himmler,  comandante in capo delle SS. A lato, foglio d'ordini originale per gli appartenenti alle SS ed alla Polizia con firma a stampa per eventuale raffronto. Garantito originale. Importante documento storico.

Originale 100% foto di grande formato (28x15 cm. circa) per un giovanissimo soldato semplice (Schutze) appartenuto alle Waffen-SS, ovvero i reparti combattenti. La foto è interessante dal punto uniformologico, oltre che documentaristico. Il milite indossa una giacca modello '43 e una bustina dello stesso periodo con fregi in BeVo. La foto è stampata su cartoncino per essere uitilizzata con appropriata cornice. 

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Il più famoso libro riguardante la presa di Kreta nel 1941 da parte delle truppe aviotrasportate ed alpine tedesche. Edito nel 1942 dalla casa editrice Steirische Verlagsanstalt di Graz in Austria. Rilegato nel formato 22x31cm., 250 pagine, oltre 350 illustrazioni in b/n. Testo in lingua tedesca. Buono stato. Imperdibile. 

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Ritratto, in cornice originale, realizzato a matita di un reduce tedesco della 1a g.m. Sul lato destro, in basso, una scritta celebrativa mentre sul lato sinistro, sempre in basso, fascetta in carta ricordo di un raduno di veterani svoltosi a Monaco di Baviera nel 1929 organizzato dall'Associazione reducistica "Der Stahlhelm". Il disegno, di ottima fattura, è firmato e datato:1925. Misure: 50x70 cm. circa. Buone condizioni generali.

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Intera raccolta rilegata del settimanale "Das Reich" per l'anno 1942. Interessante fonte primaria , non solo per gli storici, per tutte le informazioni relative all'anno di guerra considerato di svolta per il secondo conflitto mondiale. La battaglia del Mar dei Coralli, Stalingrado, El Alamein, sono alcuni degli avvenimenti importanti di quel fatidico anno.  

Scatola tedesca per gioco degli scacchi 2° G.M. Tra i generi di conforto che venivano inviati al fronte per i rari momenti di relax dei soldati tedeschi, vi era anche questa scatola per il gioco degli scacchi ed altri. L’involucro in cartone conteneva il cartellone con sul fronte la scacchiera e sul retro la griglia per il gioco del mulino anche detto tris o filetto. Inoltre all’interno si trovano le 32 pedine nei due colori per gli scacchi le quali, al verso, sono bianche e nere per la dama.  Sul coperchio numerose scritte. Nella vignetta due soldati dei quali uno dichiara “scacco matto”. A lato le scritte “scacchi, dama e mulino”. Sotto “gioco a più possibilità con tutti i suoi pezzi”. D.R.G.M. acronimo di “Deutsches Reich – Gebrauchsmuster” ovvero marchio depositato – brevettato ed ancora “un saluto dalla Patria”. La confezione è completa ed in buono stato. Oggetto assai curioso.

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Interessante documento storico. Volantino di propaganda russo redatto in lingua tedesca a firma del Generale Von Paulus. Comandante delle forze tedesche a Stalingrado fu fatto prigioniero dai sovietici diventandone, successivamente, collaboratore. La data 4 agosto 1944 lo dimostra essendo Stalingrado caduta il 31 gennaio del 1943. Con questo tipo di messaggi i Russi tentavano di fiaccare il morale delle truppe tedesche, invitandoli a deporre le armi e a disertare. Raro, in ottimo stato di conservazione.

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Guidone in uso alle organizzazioni giovanili tedesche del Partito Nazional Socialista (BDM).

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Ricamo su tela di croce di ferro della 1a g.m.. Con tutta probabilità si tratta di una lavoro femminile (imparaticcio) destinato a persona decorata. Il lavoro è incorniciato forse in epoca. Misure: 50x30 cm. circa.  

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Targa in metallo smaltato da ufficio NSDAP. Su di essa venivano scritti gli ordini del giorno delle varie organizzazioni politiche: SS, SA, NSKK, NSFK, RAD...

Buono lo stato di conservazione soprattutto nelle parti considerate "essenziali" dal punto di vista collezionistico , considerando che la targa normalmente veniva appesa all'aperto.

Misure circa 100x70 cm.

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Questa cassa conteneva gli accessori necessari al funzionamento dell' autoclave installata nell'ospedale da campo tedesco.

Nel tipico colore "sand farbe" (color sabbia) del fronte italiano, è completa di tutto scomparti interni compresi.  

Particolare interessante: il marchio, all'interno, del produttore.

Cassa in legno per munizioni da 20 millimetri. Cerniere, maniglie di trasporto e chiusura in metallo. Numerose scritte ed etichette, waffenamt Wa950 su di un lato. Codice del produttore “pnk” in uso dal 1944 così come dimostra la data sull’etichetta. Solida ed in buone condizioni.

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Cassetta per pronto soccorso veicolare "verbandkasten". In colore "feldgrau" porta sul coperchio i riferimenti del veicolo a cui apparteneva. Internamente è rivestita in legno e mantiene ancora l'etichetta cartacea indicante l'elenco dei materiali contenuti.  Sulla stessa il " waffenamt", timbrato ad inchiostro. In buono stato, con oltre 90% di colore.

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Contenitore per veicoli del "kit di pronto soccorso" (verbandkasten). Scatola metallica in color blù scuro destinata alle unità della Luftschutz  ovvero la Difesa Antiaerea del territorio tedesco. Interno smaltato con, sul retro del coperchio, etichetta cartacea con l'elenco del contenuto: garze, disinfettante, medicinali, strumenti chirurgici... Sempre sull'etichetta, nell'angolo in basso a sinistra, la data di confezionamento: 3 (marzo) 40 (1940). Al centro della medesima il timbro ad inchiostro della ditta confezionatrice del contenuto: "W. Sohngen & Co." di Wiesbaden nell'Assia. 

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Raro contenitore per acqua potabile, 10 litri, da bunker. Il colore grigio chiaro ne indica l'utilizzo da parte delle difese costiere gestite dalla Marina tedesca, più recisamente dai reparti di artiglieria costiera. Il contenitore è stato rinvenuto, assieme ad altro materiale, presso un piccolo negozio di antiquariato (brocante) presso Isigny sur Mer in Normandia lo scorso giugno.Una curiosità : nelle prime scene del famosissimo film "Il giorno più lungo" (Twentieht Century Fox 1962) si riconoscono due contenitori di questo tipo trasportati da un mulo. Si vedano le immagini relative. In condizioni più che accettabili vista la rarità.

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Contenitore, interamente in alluminio, in uso alla Croce Rossa tedesca, per il trasporto al fronte del tavolo operatorio da campo.

Contenitore in bachelite per spolette tedesche 2a G.M., probabilmente detinato all'artiglieria. Marcato sul coperchio e all'interno. Piccola rottura su di un lato non visibile quando chiuso.

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Contenitore per grasso, burro o margarina (Fettbusche). Realizzato in bachelite nera fu introdotto nell'equipaggamento del soldato tedesco nel giugno del 1938. Ne esistevano anche in altri colori. Sia sul tappo a vite che sul contenitore sono presenti i marchi di accettazione. In ottimo stato.

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Tanica tedesca per carburanti da 20 lt. in color sabbia, tipica del fronte sud, datata 1944. E' stata prodotta dalla ditta : " Max Brose & Co. - Metallwerk" di Coburg in Baviera così come evidenzia il codice "fhm" stampato su di un lato. Utilizzata fino a poco tempo addietro, la tanica è per questo in buono stato e non presenta fori di alcun genere. 

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Tanica da benzina in uso alle Waffen SS prodotta dalla ditta Sandrik - Silber und Metalwarenfabrik A.G. - di Noxdorf in Boemia dal 1940 in poi.

In ottimo stato, mantiene la quasi totalità del colore. Sono assenti fori, per questo la tanica è ancora ampliamente utilizzabile.

Pezzo assolutamente originale e raro nelle condizioni.

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Coltello da campo (Fahrtenmesser) della Gioventù Hitleriana. Istituito agli inizi del 1933 costava, all'epoca, 2,88 Reichmark. Sulla lama è riportato il marchio RZM M7/13 corrispondente alla ditta produttrice "Artur Schuttelhofer & Co." sita in Solingen- Wald. Il coltello risulta vissuto ed ha una affascinante patina dell'epoca. Sull'impugnatura tracce di tentativo di abrasione del diamantino HJ.

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Coltello da campo (Fahrtenmesser) della Gioventù Hitleriana con il motto "Blut und Ehre" (Sangue e Onore) inciso in corsivo sulla lama. Sul verso della lama è presente il marchio RZM e la sigla M/7/67/38 dove: M=metallo, 7=fabbricanti armi da taglio, 67=il fabbricante Gottliebe Hammesfahr di Solingen-Foche, 38=l'anno di fabbricazione 1938. Condizioni generali molto buone.

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Coltello-daga per i militi della Croce Rossa Tedesca (DRK - Hauer) adottata nel 1938. Il coltello è tipico per la particolarità della sua lama, infatti un lato di questa è fatto a sega, per l'eventuale utilizzo quale attrezzo, così pure la punta della medesima  che è tagliata a foggia di cacciavite. Questo per ribadire la destinazione pacifica dell'oggetto in rispetto della funzone della Croce Rossa. La daga era in uso ai quadri subalterni, sottufficiali e truppa,  della DRK ovvero dal grado di Helfer a quello di Haupthelfer. La daga è completa della sua originale dragona in cuoio ed è in ottimo stato. 

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Daga da parata per appartenenti alle SA (Sturmabteilung). Istituita ed adottata nel 1933 riporta sulla lama, inciso ad acquaforte, il motto : " Alles fur Deutschland" (Tutto per la Germania). Sul verso della lama è presente il marchio RZM ( Reichzeugmeisterei), istituito nel 1934 quale albo identificativo dei fornitori del NSDAP e controllo di qualità, M7/70 corrispondente al fabbricante DAVID MALSCH di Steinbach in Turingia. Sulla guardia sono inoltre riportate le due lettere identificative del Gruppo (Gruppe) locale HO ovvero Hochland nel Nord della Germania. Oggetto in ottime condizioni e marcatissimo.

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Daga da parata per appartenenti alle SA (Sturmabteilung). Istituita ed adottata nel 1933 riporta sulla lama, inciso ad acquaforte, il motto : " Alles fur Deutschland" (Tutto per la Germania). Sul verso della lama è presente il marchio RZM ( Reichzeugmeisterei), istituito nel 1934 quale albo identificativo dei fornitori del NSDAP e controllo di qualità. In particolare il codice M.7/37/39. significa : M. (metallo ovvero il materiale di fabbricazione), 7 (produttore di armi bianche), 3 (codice del fabbricante ovvero Kuno Ritter di Solingen – Grafrath) 39 (millesimo dell’anno di fabbricazione). La daga è completata dal suo attacco per la cintura anch’esso marcato nelle sue parti.  Oggetto in ottime condizioni e marcatissimo.

Daga da parata per appartenenti alle SA (Sturmabteilung) di secondo tipo. Istituita ed adottata nel 1933 riporta sulla lama, inciso ad acquaforte, il motto : " Alles fur Deutschland" (Tutto per la Germania).  Sul verso della lama è presente il marchio RZM ( Reichzeugmeisterei), istituito nel 1934 quale albo identificativo dei fornitori del NSDAP e controllo di qualità. In particolare il codice M.7/37/39. significa : M. (metallo ovvero il materiale di fabbricazione), 7 (produttore di armi bianche), 3 (codice del fabbricante ovvero Kuno Ritter di Solingen – Grafrath) 39 (millesimo dell’anno di fabbricazione). Oggetto in buone condizioni e ben marcato.

Daga da parata per Ufficiale della Luftwaffe del primo tipo (Luftwaffe Fliegerdolch). Disegnata direttamente da H. Goering, come il precedente modello datato 1934, viene distribuita nel 1935 e si differenzia dalla precedente per avere la svastica del pomo dorata e con  maggior rilievo. Lama marcata " E. & F. Horster - Solingen" a cui era stato attribuito il codice RZM : M 7/36. Moschettone della catena di sospensione marcato con le abbreviazioni relative al brevetto (ges.gesh.) ed al fabbricante OLC ovvero  "Overhoff & Cie - Lüdenscheid". Ottime le condizioni generali. 

Daga (Hirschfanger) per un ufficiale della Associazione Cacciatori tedesca del periodo prebellico, Repubblica di Weimar. Impugnatura in corno di cervo con tre ghiande in ottone quali insegna di grado. Lunga lama incisa finemente con scene di caccia. Fodero in cuoio con fornimenti in ottone. Attacco per cintura originale in cuoio.

Daga da parata per un Ufficiale tedesco dell'esercito (Heeresoffizierdolch) nella 2a g.m. Questa daga fu introdotto nel 1935 e poteva essere portata non solo dagli ufficiali ma anche dai sottufficiali a partire dal grado di Feldwebel.  Sulla lama è presente il marchio del produttore : " Holler - Solingen". Impugnatura in bachelite arancione. Lunghezza col fodero : 398 mm., senza fodero : 374 mm. Perfette le condizioni.

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La mitica Walther P.38. L'arma è originale ma è disattivata a tutti gli effetti. Per disattivzione si intende che sull''arma sono stati effettuati una precisa serie di interventi che la rendono, in maniera irreversibile, non più funzionante. L'arma è monomatricola e brunita d'origine.  La sigla AC 43 significa che l'arma è stata prodotta dalla "Carl Walther Waffenfabrik" di Zella -Mehlis in Turingia nel 1943. L'aquila sovrastante il numero 359 o il codice WaA359 è il waffenamt assegnato alle armi Walther. L'arma è accompagnata da un regolare e valido certificato italiano in originale che ne garantisce la provenienza e la corretta disattivazione a termini di legge. Condizioni da arsenale.

N.B. L'arma può essere venduta solo in Italia ed a cittadini italiani. Viene spedita con corriere speciale autorizzato (costo della spedizione a parte).

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Barella usata dai paracadutisti tedeschi nel secondo conflitto mondiale. Realizzata in metallo ha le maniglie in legno estensibili e può essere scomposta in due pezzi per poi essere ripiegata per facilitarne il trasporto o l'aviolancio. Colore sabbia. Mancante di una cinghia in canapa. Marcata. Rarissima.

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Binocolo ( doppelfernrohr) da 6x30 ingrandimenti nel color sabbia. Il colore può far pensare ad un utilizzo nel teatro di guerra africano o quantomeno sudeuropeo. In realtà si tratta di una finitura di fabbrica introdotta dalla fine del '44. Sul lato destro sono presenti le scritte : Dienstglass (binocolo di servizio), 6x30 (gli ingrandimenti), 310704 (la matricola), ddx  (codice corrispondente al fabbricante: "Voigtlander & Sohn A.-G. di Braunschweig in Bassa Sassonia) triangolo azzurro (indicante che l'apparato è stato trattato per un utilizzo con temperature comprese tra i -40° C ed i +50° C). Oltre alla tracolla in cuoio il binocolo è dotato di coperchio protettivo per le lenti in caucciù. Presente il reticolo nell'oculare destro. Leggere tracce di usura per un oggetto ambito ed, oramai, di non più facile reperimento.

Binocolo tedesco a 7x50 ingrandimenti in uso agli ufficiali durante il secondo conflitto mondiale. Normalmente era affidato ai  membri di reparti speciali quali quelli di ricognizione e di osservazione per artiglieria. Sul lato destro le scritte sovrapposte : "Dienstglass" significante binocolo di servizio; 7x50 sono gli ingrandimenti; il numero di matricola 2245864 ci indica che questo binocolo fa parte di un lotto di 2500 pezzi prodotti dopo il giugno 1942; la siglo "BLC" corrispondente al fabbricante Carl Zeis, Militarabteilung, di Jena nella regione tedesca della Turingia. La croce azzurra indica che le enti sono state trattate per poter resistere a temperature fino a -40°. Lenti perfette ed estremamente luminose. Presente il reticolo nell'oculare destro. Condizioni molto buone.

Binocolo tedesco (Doppelfernrohr) della 2a G.M.  in 7x50 ingrandimenti, fabbricato da una delle aziende leader nella produzione di ottiche: la Carl Zeiss di Jena in Turingia. Nati per gli osservatori dell’artiglieria, furono poi distribuiti agli ufficiali anche di altre specialità. L’esempio che proponiamo è del tipo in alluminio ed è marcato sul lato sinistro col nome del fabbricante mentre sul  destro, oltre la scritta Dienstglas (binocolo di servizio, ovvero destinato all’uso delle Forze Armate) ed altre, il numero di matricola 1984257 che lo colloca nella produzione di n. 500 pezzi avvenuta nel dicembre del 1939. Mancante dei copri oculari in bachelite, è in apprezzabili condizioni. Alcune “fioriture” sulle lenti. Contenitore non incluso.

Binocolo tedesco della prima Guerra Mondiale con custodia originale in cuoio. Trattasi del modello Doppelfernrohr 03 (1903) prodotto dalla ditta C.P. Goerz di Berlino. Sicuramente il più usato dagli eserciti degli imperi centrali. Il binocolo è in buono stato fatta eccezione per una leggera incrinatura, della lente destra, che però non inficia la visione. Marcato con numero seriale. Custodia in bellissime condizioni con etichetta originale interna ancora presente. Si notino i passanti per il cinturone e l'anello rettangolare per l'aggancio alle sospensioni.

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Bobina svolgi-cavo manuale per cavo telefonico. Veniva utilizzata per stendere cavi leggeri ed era di due misure, quella che presentiamo è la piccola. Interamente realizzata in metallo, ha in legno le due maniglie per l'impugnatora. Marcata con l'anno di fabbricazione 1944 e la sigla di tre lettere KMF corrispondente al fabbricante: "Landeslieferungsgenossenshaft der Korb-macher fur den Treuhanderbez. Hessen eGmbH., Hamm-Rheinhessen" nella Renania-Palatinato, in Germania. Colore presente, funzionante ed in condizioni discrete.

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Bussola tedesca della 2a g.m. con foglio istruzioni e custodia in cuoio originali. Queste bussole erano di produzione privata e venivano acquistate direttamente dai militari o fornite con speciali commesse e ordinativi all'esercito. Quella qui presentata è stata prodotta dalla ditta : " Schutz Marke". Di difficile reperimento sono la custodia e le istruzioni. Funzionate ed in ottimo stato.

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Bussola da polso d'emergenza per piloti tedeschi della IIa G.M. Realizzata a Praga dalla ditta "Kadlek Instrumentenfabrik" veniva portata sul polso destro. La bussola è marcata sul retro ed e perfettamente funzionante.Manca il cinturino. Ottimo stato.

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Tipica bussola in bachelite e metallo, usata  dall'esercito tedesco nel secondo conflitto mondiale. Marcata con le tre lettere " clk  ", relative alla speciale codifica istituita nel 1940, è stata quindi prodotta dalla ditta : " Breithaupt & Sohn, F.W." fabbrica di strumenti geodetici (fabrik geodatischer instrumente) di Kassel, Adolfstr.13. Sul coperchio riporta la lettera " A " in bianco. Marcata anche sul retro, è regolarmente funzionante.

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Bussola da ufficiale tedesco completa di originale e rara cinghia di sicurezza in cuoio. Come indicato dai marchi, risulta prodotta nella brandeburghese cittadina di Rathenow dalla ditta "Busch", azienda famosa anche per la realizzazzione di strumenti ottici in particolare di binocoli. La sigla D.R.G.M. (Deutsches Reich - Gebrauchsmuster ovvero marchio registrato) ne conferma l'utilizzo nel periodo bellico. Lo strumento è funzionate ed in ottime condizioni, fatta eccezione per  l'incrinatura del vetro probabile risultanza degli eventi citati. 

Bussola da polso (armkompass) d'emergenza tedesca della 2° G.M. per piloti e membri di equipaggio. Realizzata a Praga dalla ditta "Kadlek Instrumentenfabrik" veniva portata sul polso destro. Questo strumento era utilizzato da quanti si erano lanciati a seguito di abbattimento del veivolo. La bussola, del secondo modello, è marcata sul retro AK 39 – Fl 23235 - 1 ed e perfettamente funzionante. Completa di suo cinturino originale. Ottimo stato.

Carichino per mitragliatore tedesco MP38/40. Era utilizzato per rendere più facile e veloce il riempimento di proiettili  del caricatore (serbatoio) di detta arma. Era posizionato in una tasca posta alla sinistra del portacaricatori sinistro. Quello qui presentato è marcato su di un lato: M.P. 38 u. 40 che significa Maschinen Pistole modello 1938 e 1940, il waffenamt WaAC10 corrispondente ai due produttori Erma di Erfhurt (ayf) e C. Ullrich e Co. Metalwaren di Oberschonau, Zella Mehlis. Brunitura originale. Perfettamente funzionante.

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Contenitore paracadute per pilota tedesco della IIa g.m. . Questo modello era in uso su gli ultimi modelli di aerei ed e' infatti  facente parte del seggiolino eiettabile. Il contenitore è privo della velatura ma mantiene ancora buona parte dell'imbracatura. L'etichetta sul dorso indica il numero seriale ed il modello. Veramente raro ed in buono stato.

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Cornetta telefonica tedesca per apparato radio da campo. Questo speciale modello di cornetta, si differenzia dagli altri perchè permetteva, all'operatore, di poterla utilizzare indossando l'elmetto. Marcata e completa. Pezzo assai raro.

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Completo per il personale dei veicoli armati e panzer composto da cuffie e laringofono. Le cuffie (Doppelfernhorer) hanno la protezione aggiunta per escludere i rumori, mentre il laringofono (Kehlkopfmikrofon - Kmf -) è del tipo più piccolo rispetto a quelli dei normali apparati radio, tipico per l'uso sui veicoli sopra detti. Il set è completo e marcato. In ottimo stato.

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Custodia in bachelite rossa per binocoli in 6x30 ingrandimenti, ovvero il formato standard dell'esercito tedesco nella 2a g.m. Normalmente questi tipi di custodie erano destinati a contenere binocoli tinteggiati nel color sabbia (sandfarbe). Completo e marcato sul coperchio. Buono lo stato di conservazione.

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Custodia in bachelite rosso-nera per binocolo 6x30. Marcata sul coperchio 43 corrispondente al fabbricante : "Dynamit AG., vormais Alfred Nobel und Co., Abt. Zelluloidfabrik, Werk Troisdorf" in Renania Settentrionale-Vestfalia, e T7 corrispondente al materiale utilizzato: resina naturale o bitume con materiale organico.  Forse una delle cinghie posteriori per l'attacco al cinturone è stata sostituita, per probabile rottura, in epoca. Senza cinghia di tracolla. Molla di chiusura del coperchio perfettamente funzionante. Completa ed in buone condizioni.

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Custodia per binocolo tedesco da 7x50 ingrandimenti. Realizzata in cartone pressato e cuoio, combinazione utilizzata sul finire della guerra per ovviare la carenza di cuoio,  è in ottimo stato e marcata. La sigla KSD indica il fabbricante " Walter Winkler - Sattlewaren und Militareffekten Fabrik - Schonwalderstrasse, 101 - Berlin - Spandau". La data di fabbricazione : 1944. Il waffeamt WaA14 corrisponde a " Adalbert Fischer -Fabriken fur Militarausrustungen - Georgenkirchstrasse, 24 -Berlin C 2". Questo articolo è un compatibile accessorio del binocolo 7x50 Zeiss presentato sempre in questa categoria.

Il faro Notek era un faro oscurato presente sulla maggior parte dei veicoli tedeschi della seconda guerra mondiale. Era prodotto dalla ditta Nova-Technick di Monaco di Baviera. Questo è quello della versione anteriore (simile come forma ad un piccolo elmetto) che emetteva una luce gialla puntata verso il terreno ed oscurata verso l'alto e frontalmente. In alcune parti è ancora visibile la colorazione "sabbia" tipica del Fronte Sud. Vicino al marchio è visibile una lettera "S" in runico.

Generatore di corrente utilizzato dall'esercito tedesco nella 2a Guerra Mondiale. L'apparato è stato prodotto dalla DKW  (Dampf-Kraft-Wagen) di Chemnitz in Sassonia dove fu fondata nel 1916, divenuta nel 1932 Auto Union. Questo modello (type LG800) produceva circa 60 volt. e veniva utilizzato in varie maniere tra cui quella di fornire corrente ai veicoli militari per trasmissioni. Completo del suo coperchio di protezione per il trasporto e di tutte le sue etichette, porta ancora buona parte dell'originale colore feldgrau. L'apparato è tuttora perfettamente funzionante.

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Grilletto invernale per fucile Mauser K98.  Applicato sul ponte proteggi grilletto, permetteva di sparare senza togliersi il guanto. Accessorio raro del famoso fucile tedesco.

Strumento di misurazione della Kriegsmarine usato sugli U-Boat tedeschi durante la 2a G.M. L'hypsometro e' uno strumento che serve a determinare le altezze sul livello medio del mare. Esso consiste in un dispositivo che permette di determinare con grande precisione il punto di ebollizione in generale dell'acqua distillata. Dalla conoscenza del punto di ebollizione di una sostanza si risale facilmente alla pressione dell'atmosfera che la sovrasta, e dalla conoscenza di questo elemento contemporaneamente in due diverse località si deduce la differenza di livello tra le località stesse. Custodia in metallo grigio, completo di tutti i suoi accessori. Nell'originale libretto di istruzioni sono riportate le date di utilizzo. Funzionate. Marcato. Un pezzo eccezionale e assai raro.

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Macchina da scivere tedesca da campo modello 8 "Robust"  prodotta dalla  Olympia Buromaschinenwerke di Erfurt in Turingia. La macchina è perfettamente funzionante ed ha , sul tasto del numero 5, le rune SS. Completa della scatola in legno per la protezione durante il trasporto, reca il numero seriale 450453 che indica la produzione avvenuta nel 1943. La macchina, particolarmente ambita dai collezionisti stranieri, è in ottime condizioni.

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Mirino antiaereo per mitragliatrice MG '34. Marcato con waffenamt. Perfetto.

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Mirino antiaereo per mitragliatrice tedesca MG. '42. Marcato con waffenamt. Perfetto.

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Picchetto per la messa a terra degli impianti radio. Completo della sua custodia da cinturone in cuoio datata 1942 e marcata DLU corrispondente alla ditta: " Luneschloss Ewald, Militar Effeketn Fabrik" di Solingen. Il picchetto metallico è datato 1941 ed è marcato con il waffenamt e la sigla del produttore. Perfetto lo stato di conservazione.

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Modello medio della radio popolare tedesca: "Volksempfanger - Ve 301 Dyn". La struttura è in bachelite, mentre la griglia posteriore di protezione è in cartone. Aquile non denazificate. L'apparecchio è completo, ma non funziona. Probabilmente si tratta di un problema di valvole, facilmente risolvibile. Per facilitare il ripristino, sono state pubblicate le istruzioni relative. Nel complesso in ottimo stato.

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Regolatore dell'intensita di luce per apparecchi ottici tedeschi. Realizzato dalla famosa ditta "Busch" di Rathenow nel Brandeburgo, produttrice di ottiche, binocoli etc.etc. In particolare lo strumento poteva essere applicato a tutte quelle ottiche, tra cui quelle per MG 34 e 42 e i binocoli e telescopi da trincea, che prevedevano la visione notturna. L'apparecchio e' completo ed originale in tutte le sue parti. Funzionante. Raro.

Ruota avvolgi cavo, a mano, telefonico tedesca 2° G.M. Del tipo più piccolo, ne esisteva infatti una più grande, veniva usata per cavi più fini. Struttura in metallo con manici in legno. Marcata Prestag 1938. Colore presente in buona parte.

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Sega da geniere ( pioneer) dell'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale. Fodero in cuoio marcato. Lama della sega marcata con waffenamt e nome del fabbricante. Oggetto veramente raro, come tutti gli attrezzi riutilizzabili in campo civile, ottime le condizioni.

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Strumento per calcolo utilizzato dai piloti tedeschi. Marcato e datato. Funzionante. Perfette condizioni.

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Telefono da campo tedesco mod. 33 (Feldfernsprecher 33) utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale dai Reparti Trasmissioni. Funzionava con una batteria da 1,5 volt. Marcato con la matricola n. 29330,  la sigla "bvk" corrispondente al fabbricante: "Schone, Joh., Gottfried, Grosserohrsdorf i/Sa" e l'anno di fabbricazione 1945.  L'apparecchio è funzionante e veramente completo. Ne abbiamo due disponibili. Ottimo stato.

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Telemetro (Entfernugsmesser) tedesco modello 0,7 Rf nel classico colore grigio chiaro della Marina tedesca ( Kriegsmarine). Prodotto dalla ditta "Opticotschna G.m.b.H., it. 8.Nachtrag" di Prerau (Prerov) in Cecoslovacchia, così come indicato dal codice DOW, era utilizzato su imbarcazioni da guerra di piccola stazza quali motosiluranti, dragamine etc.etc. per calcolare la distanza di un obbiettivo in navigazione. I cannoni di coperta utilizzati da queste imbarcazioni partivano dal cal. 37 in su. L'apparecchio, ancora perfettamente funzionante, è contenuto nella sua scatola originale ed ha ancora parte dei suoi accessori di corredo. Oggetto in ottimo stato e di non facile reperimento con il suo contenitore.

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Telo antigas (Gasplane) tedesco realizzato con carta impregnata. Di questo materiale erano realizzati i teli antigas dal '43 fino alla fine della guerra. Il telo è marcato con la data di produzione, la misura e la sigla del fabbricante (gjm) corrispondente a: "Neuhaus & Sohn vorm. Wilh. Hohrath & Cie. Stuckfarberei-Appretur. Wuppertal-Barmen, Hatzfelderstr. 12." Raro ed in ottimo stato. 

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Tendi maschera antigas tedesco. Veniva utilizzato per ridare forma al facciale della maschera che per lungo tempo veniva tenuto piegato all'interno del contenitore metallico a tubo. Datato 1939 e marcato con la lettera "H". Accessorio curioso e non comune. in ottime condizioni.

Lampada da campo prodotta in Olanda dalla Philips ed utilizzata dall'Esercito tedesco nella 2a G.M. Era soprannominata "gatto miagolante" per il rumore che faceva nell'azionare il meccanismo a dinamo per il suo funzionamento. Infatti non sono necessarie batterie. Un fermo sulla costola permette di bloccare in posizione chiusa il manubrio che aziona la dinamo, rendendola facilmente tascabile. Questa particolare torcia fu inventata dall'Ing. Kalff e la sua produzione iniziò nel 1940. Sulla costola sono indicati il modello: type 7424-03,le caratteristiche tecniche: 2,5volt - 0,1A , il luogo di fabbricazione in inglese e francese ed il marchio Philips. Tinteggiata in color verde. In ottime condizioni, funzionante. Oggetto curioso adatto al completamento dell'equipaggiamento del soldato tedesco di ogni grado. 

Elmetto modello 1930-32 per la Marina Nipponica durante la 2a G.M.. Elmo a sezione ellittica con tre cuscinetti di imbottitura e legacci in canapa per nuca, guance e mento. Quattro forellini sulla calotta ne garantiscono l'aerazione. Nel tipico colore marrone chiaro porta frontalmente il fregio metallico  della marina costituito da un fiore di ciliegio su ancora. Sotto di esso si possono notare delle lettere incise probabilmente dal marinaio, così come quella dipinta sulla falda imterna. Sull'interno di uno cuscinetto la stampigliatura della taglia. Ottime condizioni per un elmetto assai raro.

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Giubbetto da campagna M1944 detto "Ike" appartenuto ad un Sergente Maggiore Capo ( First Class Sergeant) della 3a Armata Statunitense. La 3a Armata fu costituita in Normandia nel 1944 e fu posta sotto il comando del Generale Patton. Partecipò anche alla battaglia delle Ardenne. Il giubbetto è marcato nella fodera interna ed ha l'etichetta della taglia: 32R. Dentro il taschino interno destro è posta l'etichetta del Quartermaster. Il cordone azzurro connota il graduato come fuciliere. Buono stato.

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Completo del tipo "classe A" per un sergente dei Marines americani operante sul fronte del Pacifico durante la 2a g.m. La giacca è marcata al suo interno con il nome del proprietario e con il timbro del Quartermaster. Completa, inusuale, in perfette condizioni.

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Completo US in canapa khaki per affardellamento. Composto da cinturone, bretelle del tipo "british made", portacaricatori per pistola "Colt 1911", taschetta porta pacchetto per medicazione "Carslile". Ogni pezzo è marcato e datato. Abbinabile alla fondina in cuoio per "Colt 1911", proposta in questa stessa categoria. Condizioni perfette.

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Completo, di fabbricazione inglese, in canapa azzurrina composto da cinturone, fondina per pistola e portacaricatori. Di probabile, ma non esclusivo, utilizzo da parte della R.A.F. (Royal Air Force) è marcato in ogni sua parte con la tipica "freccia", marchio di accettazione per il materiale militare istituito sin dal tempo delle guerre napoleoniche, con la data di fabbricazione e con l'indicazione del fabbricante. La fondina poteva contenere sia  la Webley & Scott, revolver degli anni venti, che la sua derivazione la Enfield n° 2 Mk.1. Condizioni molto buone.      

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Raro cinturone da parata per Generale francese di Fanteria. Il diametro delle fibbie, pari a 5 cm. circa, lo connota quale modello in uso fino alla 2a g.m. Questo tipo di cintura, con doppia fibbia in ottone, riportante la testa di medusa, era già in uso in epoca napoleonica. Eccellenti le condizioni.

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Cinturone austriaco per sottufficiali e truppa utilizzato nel primo conflitto mondiale, Fibbia e ardiglione in ottone. Cuoio in perfetto stato con cuciture originali. All'interno del cuoio si trova scritto il nome del soldato a cui è appartenuto il cinturone : Bank Janosch (?). Oggetto rinvenuto in una abitazione dell'Italia centrale, sicuramente trattasi di preda bellica, souvenir del conflitto. Patina dell'epoca visibile. Garantito intoccato.

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Coltellino da tasca multiuso prodotto dalla ditta Camillus. In dotazione alle truppe dell'esercito americano nella Seconda Guerra Mondiale è in ottime condizioni e marcato.

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Fibbia utilizzata dai partigiani jugoslavi nell'ultimo periodo della seconda Guerra Mondiale. L'oggetto è di preda bellica: infatti si tratta di una fibbia da truppa dell'esercito tedesco alla quale è stata abrasa la svastica. Al suo posto è stata applicata una stella rossa smaltata di quelle normalmente poste sulle bustine dell'esercito russo. In buone condizioni, il manufatto è assai curioso e inusuale.

Fondina per la pistola Browning HP realizzata in canapa kaki. All'interno i marchi ne connotano l'utilizzo da parte dell'esercito canadese nella seconda guerra mondiale. La fondina è completa del suo scovolo metallico originale. In perfette condizioni.

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Fondina in cuoio per la famosa pistola americana Colt mod. 1911. Sul fronte riporta il classico marchio di accettazione US mentre sul retro è marcata col nome del fabbricante "Boyt" Harness Company, fondata nel 1901, e l'anno di produzione: 1943.  La fondina è nuova d'arsenale anche se riporta alcune piccolissime macchie.

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Scarponcino dell'esercito americano utilizzato durante la 2a g.m. Misura 41/42. Marcato all'interno. Piccola scucitura sulla parte interna dello scarpone destro. Suole originali marcate. Questo tipo di calzatura è il progenitore degli anfibi italiani del dopoguerra. Discrete le condizioni generali. 

Scatola inglese di latta usata nella 2a g.m. Poteva contenere la razione di cioccolata e dolciumi. Sul coperchio le scritte in verde indicanti il fabbricante : "E.S. & S."  e la data di confezione : "PKD. 5/43"  maggio 1943. Misure: 143 mm x 216 mm x 59 mm. Buono stato.

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Scatola in metallo porta-tabacco in uso presso le truppe americane nel secondo conflitto mondiale. La marca "Prince Albert" era tra le più famose e diffuse. Buono stato.

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Scatola in metallo porta-tabacco in uso presso le truppe americane nel secondo conflitto mondiale. La marca "Velvet" era prodotta in America, più precisamente nel Kentucky, sin dagli anni '20. Buono stato.

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Zuccheriera in porcellana per la mensa ufficiali del Servizio Medico dell'Esercito Americano. Prodotta dalla famosa ed antica fabbrica "Walker China Co." di Bedford in Ohio, è datata sul fondo 1943 e faceva parte del ricco corredo ad uso della tavola degli Ufficiali Medici. L'oggetto è stato ritrovato in una casa in Italia, dove ha continuato a svolgere egregiamente il proprio servizio! Altezza circa 7cm., diametro circa 5 cm. Perfetta!   

Si tratta del conosciutissimo ed usatissimo” pugnale americano RH – Pal – 36. Progettato e costruito originariamente dalla Remington Cutlery Company per uso civile (RH significa infatti Remington Hunter = cacciatore), fu poi prodotto dalla PAL che aveva acquistato successivamente la fabbrica e la linea di produzione della Remington, mantenendo la sigla originaria RH mod. 36. Vale la pena ricordare come il coltello fosse di acquisizione privata, non fornito dall’amministrazione, ma ebbe comunque un grande successo tra le truppe di terra, mare e aeree. Quello che presentiamo è appartenuto, con tutta probabilità, ad un componente la 2a Divisione di Fanteria Americana che, ha come emblema, una testa di indiano piumata. Questa divisione si distinse durante la 2° G.M. in Normadia e nelle Ardenne. Il coltello è in ottime condizioni, così come il suo fodero originale che è adornato da 2 belle teste d’indiano argentate, frutto di una personalizzazione. Un vero pezzo di storia!

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Mitragliatrice inglese Bren Mk1.L'arma è originale ma è disattivata a tutti gli effetti.  Per disattivazione si intende che, sull'arma, sono stati effettuati una precisa serie di interventi che la rendono, in maniera irreversibile, non piu' funzionante. il Bren, adottato dall'esercito britannico nel 1935, è la versione modificata dello ZB 30 (ZB26) cecoslovacco. L'Inghilterra, acquisita la licenza di riproduzione dalla Cecoslovacchia, iniziò la propria produzione dal settembre 1937 raggiungendo, tra il 1943 ed il 1945, una produzione settimanale di circa 1000 pezzi. L'Mk1 ha una seconda impugnatura sotto il calcio per la mano sinistra del tiratore (qui assente) ed un appoggio per la spalla (calciolo ribaltabile). Queste due caratteritiche furono abolite per semplificare e facilitarne la produzione col modello Mk2. L'arma è accompagnata da un regolare e valido certificato italiano in originale che ne garantisce la provenienza e la corretta disattivazione a termini di legge. Buono lo stato di conservazione.

N.B. L'arma può essere venduta solo in Italia ed a cittadini italiani. Viene spedita con corriere speciale autorizzato (costo della spedizione a parte).

Bussola militare americana prodotta dalla ditta Wiitnauer di New York. Probabilmente trattasi di modello già in uso nel primo conflitto mondiale ed utilizzata successivamente da qualche ufficiale. Si accompagna ad una custodia da cinturone in canapa kaky per altro modello. La bussola è marcata US sul coperchio ed è perfettamente funzionate.

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Fornello da campo a due fuochi dell'esercito americano M42. Il fornello è marcato US AGMCO 1943 ed è completo di tutte le sue parti ed etichette. Marcato anche il suo contenitore in alluminio: US AGMCO 1944.  Nel manuale tecnico dell' US Army è riportato con la sigla : "TM 10-7300-200-12" e la descizione : ""Stove, Gasoline 2-burner, Model M1942". L'uso continuo di un singolo fornello poteva durare dalle 3 all 5 ore. Funzionante ed in condizioni generali molto buone. 

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Piccozzino smontabile dell'esercito americano della 2a g.m.. Custodia in tela verde marcata all'interno : "W.L. DUMAS MFG. CO. - 1944". Anche il legno dell'immanicatura è marcato : "U.S. WARWOOD -1943". Buone condizioni.